Durc: obbligatorio l’invito a regolarizzare entro 15 giorni

Prima di dichiarare l’irregolarità contributiva ai fini del Durc, deve essere assegnato un termine di 15 giorni per regolarizzare l’impresa.

L'Inail, nella nota protocollo numero 3760/2012, ha chiarito che l'irregolarità contributiva ai fini del Durc non può essere dichiarata se prima l'impresa non è stata invitata alla regolarizzazione, assegnando un termine di 15 giorni. Tale invito è parte integrante del procedimento amministrativo e la sua omissione inficerebbe la regolarità e la legittimità del conseguente Durc emesso. Dichiarata l’irregolarità senza invito alla regolarizzazione. Nello specifico sembrerebbe che alcune sedi dell’INAIL abbiano rilasciato l’irregolarità contributiva senza aver prima invitato l’impresa alla regolarizzazione. Secondo quanto disposto dall’articolo 7, comma 3, d.m. 24 ottobre 2007, nel caso in cui in sede istruttoria l’impresa risulti inadempiente, prima di emettere il certificato attestante l’irregolarità, gli enti previdenziali hanno l’obbligo di invitarla a regolarizzare la posizione contributiva, assegnando un termine di 15 giorni. Termine di 15 giorni per regolarizzare. L’invito alla regolarizzazione è un atto dovuto, salvo le ipotesi di richiesta di Durc per verifica di autodichiarazione. L’INAIL precisa che si tratta di una materia delicata. Infatti, l’eventuale rilascio di un Durc irregolare, specialmente nel settore degli appalti, può essere causa di risoluzione del contratto. Ecco perché è importante che tutte le sedi invitino le imprese alla regolarizzazione entro 15 giorni.

Inail, nota protocollo 14 giugno 2012, numero 3760 DURC - Invito alla regolarizzazione ex articolo 7, comma 3, D.M. 24/10/2007. Pervengono segnalazioni in ordine al non corretto operato di alcune Strutture che rilascerebbero l'irregolarità contributiva senza aver prima invitato la ditta alla regolarizzazione, come invece previsto dalla disciplina vigente e ribadito nelle Circolari dell'Istituto 1 . Sul punto, si ricorda che l'articolo 7, comma 3, del Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 24.10.2007 ha stabilito che nel caso in cui l'impresa, in sede istruttoria, risulti inadempiente, gli enti previdenziali prima di emettere il certificato attestante l'irregolarità hanno l'obbligo di invitarla a regolarizzare la posizione contributiva, assegnando un termine di 15 giorni 2 . Pertanto, tranne le ipotesi di richiesta di DURC per verifica di autodichiarazione NOTA 3 , l'invito alla regolarizzazione è un atto dovuto per la correttezza del procedimento amministrativo e la successiva legittimità del certificato emesso. Il rilascio di un DURC irregolare infatti ha delle conseguenze rilevanti, soprattutto nel settore degli appalti, in quanto può essere anche causa di risoluzione del contratto NOTA 4 e, dunque, è importante che le Sedi seguano scrupolosamente l'iter previsto per il suo rilascio. Con l'occasione, si conferma l'opportunità che, in fase di lavorazione dei DURC, le Sedi procedano preliminarmente alle eventuali sistemazioni contabili giroconto eccedenze, sistemazione scarti, ecc nei limiti e con le modalità attualmente in uso, in modo da mantenere costantemente aggiornata e monitorata la situazione contributiva delle aziende e facilitare così le relative verifiche di regolarità. Note 1- Vedi, da ultimo, Circolare INAIL numero 22 del 24/3/2011. 2- L'invito alla regolarizzazione sospende i termini di rilascio del DURC e, sotto il profilo organizzativo, non viene computato ai fini dei tempi medi di verifica individuati dagli obiettivi di produzione. 3- Nel caso di DURC richiesto dalla stazione appaltante o dall'amministrazione procedente per verifica dell'autodichiarazione prodotta dall'impresa, la regolarità deve invece sussistere alla data della dichiarazione sostitutiva stessa con conseguenze, anche penali, in ordine alla falsità di quanto auto dichiarato dalla ditta e quindi non può ammettersi la regolarizzazione. 4- Vedi articolo 6, comma 8, del D.P.R. numero 207/2010