Scade il 30 aprile 2011 il termine per regolarizzare gli immobili non dichiarati.
Entro il 30 aprile sarà possibile regolarizzare i fabbricati non dichiarati mediante l'iscrizione degli stessi nella banca dati catastale, senza incorrere negli oneri e nelle sanzioni previsti dalla legge nell'ipotesi in cui l'Agenzia del Territorio debba intervenire in sostituzione del contribuente.Case fantasma. Oltre 2 milioni le particelle di catasto terreni su cui sono stati costruiti i cosiddetti fabbricati fantasma, così come identificati dall'Agenzia del Territorio dopo un'attenta attività investigativa avviata nel 2007.I soggetti interessati, proprietari di immobili, sono sparsi su tutto il territorio nazionale. Il rilevamento non ha evidenziato sostanziali differenze dal punto di vista geografico e sociale. L'unico distinguo riguarda la fascia di popolazione under 30, di cui difficilmente fanno parte soggetti intestatari di immobili.Quadro normativo. La normativa precedente stabiliva che il proprietario avrebbe dovuto provvedere all'accatastamento del bene entro sette mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei dati relativi all'immobile di sua proprietà. Allo scadere dei sette mesi l'Agenzia, attraverso un sopralluogo puntuale, poneva in essere l'accatastamento in surroga, applicando i relativi oneri e sanzioni.Il decreto legge 31 maggio 2010, numero 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, numero 122, ha differito i termini per l'accatastamento al 31 dicembre 2010. Successivamente, il decreto Milleproroghe decreto legge 29 dicembre 2010, numero 225, convertito in legge 26 febbraio 2011, numero 10 ha spostato tale termine al 30 aprile 2011.Rendita presuntiva. Dopo la scadenza, l'Agenzia potrà assegnare al bene una rendita catastale presunta oltre ad applicare, come in precedenza, gli oneri e le sanzioni previsti.