I vigili possono operare anche sulle statali che attraversano il Comune di appartenenza

Omologazione degli strumenti, contestazione immediata e competenza della Polizia Municipale sulle strade statali. La Cassazione affronta nuovamente la spinosa questione dei verbali per violazione dei limiti di velocità.

La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 19755/2011 depositata il 27 settembre, ha ribadito alcuni punti fondamentali in materia di opposizione ai verbali di contestazione per violazione dei limiti di velocità.La fattispecie. Un automobilista proponeva opposizione contro il verbale della Polizia municipale, avente ad oggetto la violazione dei limiti di velocità - oltre il limite di 10 Km/h ma meno di 40 - su strade secondarie extraurbane articolo 142, comma 1 e 8, c.d.s. . Il Giudice di Pace prima, e il Tribunale poi, accoglievano l'opposizione per mancata contestazione immediata dell'infrazione, inidoneità tecnica della strumentazione di accertamento e per la carenza di potere degli agenti accertatori. In più, veniva contestata al Comune l'omessa produzione del certificato di omologazione dell'autovelox utilizzato, anche se ciò risultava dal verbale di accertamento. È il comune a proporre ricorso per cassazione.Automobilista non fermato Ed è la Corte di Cassazione che ribalta le decisioni di merito accogliendo i motivi del ricorso del Comune. In primis, la Seconda Sezione Civile concorda con il Comune ricorrente, su quanto effettivamente stabilito dalle disposizioni urgenti per garantire la sicurezza nella circolazione stradale articolo 4 d.l. numero 121/2002 . Queste, infatti, non escludono l'utilizzo degli autovelox al di fuori delle strade prese in considerazione da tale decreto, per cui è consentito l'utilizzo, ma con l'obbligo della contestazione immediata salvo i casi espressamente previsti dal Codice della Strada articolo 201, comma 1-bis, c.d.s. , al fine di evitare pericoli alla normale circolazione stradale .ma se nel verbale è specificata la ragione, la sanzione è legittima. La S.C. specifica che, se l'accertamento avviene a mezzo di appositi apparecchi di rilevazione che permettono la determinazione dell'illecito in tempo successivo ovvero dopo che il veicolo oggetto di rilievo sia già a distanza dal posto di accertamento o comunque nell'impossibilità di essere fermato in tempo utile e nei modi regolamentati , l'indicazione di una di queste ragioni nel verbale rende ipso facto legittimo il verbale medesimo.Omologazione del modello o del singolo esemplare? Altro motivo del ricorso riguarda l'omologazione dell'autovelox. Il ricorrente chiede alla Corte di legittimità di stabilire se è necessaria l'omologazione di ogni esemplare di strumento elettronico o è sufficiente l'omologa del tipo di strumento. La risposta della Corte è positiva per il Comune ai fini della validità del relativo accertamento, l'omologazione dell'apparecchiatura va riferita al singolo modello e non al singolo esemplare .Il termine di omologazione non è una scadenza di utilizzo, ma di vendita. Gli ermellini aggiungono che il termine di validità dell'omologazione da parte dei competenti organi non fa riferimento al tempo di valido utilizzo dell'apparecchiatura, ma all'arco temporale durante il quale le apparecchiature di quel modello possono continuare ad essere commercializzate dal costruttore. Quindi, l'efficacia probatoria di questi strumenti perdura fino a quando non vengono accertati, nel caso concreto, l'eventuale difetto di costruzione, installazione o funzionalità dello strumento stesso.La polizia Municipale ha fatto accertamenti su una strada statale. Nel caso di specie, la violazione del codice della strada è avvenuta su una strada statale SS , ma l'accertamento è stato effettuato dalla Polizia Municipale. Anche su questo punto, il ricorrente chiede alla Corte di Cassazione di esprimersi sulla possibile estensione di competenza, visto che quel tratto di strada ricade sul territorio comunale. Bene, anche su questo punto, la Corte di legittimità dà ragione al Comune ricorrente, in quanto gli organi di Polizia Municipale, nel territorio di competenza, sono abilitati a compiere legittimamente la loro attività di accertamento istituzionale, senza rilevare il tipo di strada che attraversa il comune. Infatti - precisano i giudici con l'ermellino - all'accertamento delle violazioni punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono procedere anche gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria e, in base al codice di procedura penale articolo 57 c.p.p. , tra la polizia giudiziaria sono comprese le guardie dei comuni .Accolti tutti i motivi di ricorso presentati dal Comune, alla S.C. non resta che cassare la sentenza impugnata e disporre, in favore del Comune, il rimborso delle spese di giudizio.Sullo stesso argomento leggi anche - La contestazione differita è ammessa se l'autovelox è gestito dagli agenti, DirittoeGiustizi@ 14 luglio 2011 - Verbale valido anche senza il numero di matricola dell'autovelox, DirittoeGiustizi@ 6 luglio 2011 - Gli autovelox non sono bilance nessun obbligo di tarature periodiche, DirittoeGiustizi@ 02 luglio 2011 - Autovelox omologati e gestiti dalla polizia non c'è scampo per gli automobilisti troppo veloci, DirittoeGiustizi@ 1 luglio 2011- Autovelox, la contestazione immediata non sempre è obbligatoria, DirittoeGiustizi@ 17 giugno 2011- A chi supera i limiti di velocità multa senza contestazione immediata per non intralciare la circolazione, DirittoeGiustizi@ 1 ottobre 2010