Il manager diventa socio: azioni tassabili come reddito da lavoro dipendente

Con la risoluzione numero 103/E del 4 dicembre 2012, sono state illustrate le modalità di determinazione del reddito di lavoro dipendente, nell’ipotesi di conferimenti non proporzionali nelle s.p.a

In particolare, i dividendi costituiscono redditi di capitale, così come i proventi ottenuti dalla cessione di partecipazioni rilevano nel computo dei redditi diversi di natura finanziaria. I dubbi da sciogliere. La società interpellante spiega nell'istanza di interpello di essere uno dei veicoli societari mediante i quali un’altra s.p.a. una holding di investimento realizza le proprie politiche di investimento nei settori del private equity e delle infrastrutture, detenendo in particolare una partecipazione consistente nel capitale di altre due aziende. Ai sensi dell’articolo 2346, comma quarto, c.c. lo società vuole effettuare un aumento di capitale in misura non proporzionale, per consentire l’ingresso nel capitale ad alcuni dipendenti manager , impegnati nella gestione degli investimenti. La società istante, al fine di adempiere correttamente ai propri obblighi di sostituto d'imposta, domanda se le azioni assegnate ai managers in misura eccedente rispetto all'importo del conferimento in denaro da questi effettuato possano rappresentare l'attribuzione di un reddito di lavoro dipendente o assimilato. Si chiede poi se gli utili che i managers eventualmente riceveranno in quanto proprietari di azioni, dovranno essere assoggettati a tassazione in capo ai percettori come dividendi se trattasi di utili distribuiti dalla società , oppure come capital gains in caso di cessione delle azioni , non costituendo redditi di lavoro dipendente o assimilati. La disciplina passata esenzione di una quota parte del reddito. L'assegnazione di azioni effettuata nei confronti di soggetti titolari di reddito di lavoro dipendente o assimilato rappresenta, solitamente, erogazione di un compenso in natura. Fino al 25 giugno 2008 la fattispecie godeva di un particolare regime fiscale di favore, abrogato D.L. numero 112/2008, convertito dalla L. 6 agosto 2008, numero 133 quando l'assegnazione di azioni era rivolta a determinati lavoratori dipendenti o assimilati, piuttosto che alla generalità dei dipendenti, si rendeva applicabile l'articolo 51, comma 2, lett. g-bis , TUIR, in materia di stock options. Natura di fringe benefits. Abrogata la sopra detta disposizione, simili situazioni vanno ricondotte nell'ambito dei fringe benefits e, come tali, considerate imponibili quali reddito di lavoro dipendente vige principio di omnicomprensività secondo cui tutte le somme e i valori che il dipendente riceve, anche da terzi, in relazione al rapporto di lavoro, sono reddito di lavoro dipendente. Come più volte precisato dall'Amministrazione Finanziaria circolare numero 30/2000 e risoluzione numero 186/2002 , costituisce reddito per il lavoratore dipendente il valore del compenso in natura al netto di quanto corrisposto dal dipendente ovvero trattenuto direttamente dal sostituto d'imposta per il godimento del bene ceduto o del servizio prestato. Cessione svincolata dalla status del percettore. La percezione dei dividendi o dei proventi ottenuti dalla cessione delle partecipazioni sono svincolati dallo status rivestito dal soggetto percettore. Ai fini fiscali rileva la sola circostanza che il medesimo soggetto partecipi al capitale o patrimonio sociale. Con la titolarità delle azioni il lavoratore diviene a tutti gli effetti un ordinario azionista e tale rimane anche nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro. Proprio per questo possono verificarsi profili impositivi aventi carattere diverso da quello dei redditi di lavoro dipendente gli eventuali dividendi costituiranno redditi di capitale articolo 44, comma 1, lett. e , TUIR , così come i proventi ottenuti dalla cessione delle partecipazioni potranno rilevare ai fini della determinazione dei redditi diversi di natura finanziaria capital gain articolo 67, comma 1, lett. c e c-bis , TUIR .

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