Parcheggio a pagamento, mani legate sull'impiego dei proventi delle multe

di Stefano Manzelli

di Stefano ManzelliIl sindaco non può promettere alla società di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento un ristoro economico correlato ai proventi delle multe elevate dagli ausiliari del traffico. Specialmente se questo flusso di denaro viene direttamente richiesto dai privati per il pagamento degli stipendi dei controllori della sosta. Lo ha chiarito il Ministero dei Trasporti con il parere numero 674 dell'8 febbraio 2011. Il caso. Un comune siciliano ha deciso di affidare a terzi la gestione dei parcheggi a pagamento e per questo ha richiesto chiarimenti al ministero dei trasporti circa il possibile reimpiego dei proventi delle multe che saranno accertate dagli ausiliari della sosta nelle aree regolamentate. Vietate le multe a percentuale. Il ministero ha evidenziato che il divieto delle multe a percentuale vale anche nel caso in esame, laddove il corrispettivo previsto nel contratto tra il comune e l'impresa aggiudicataria non può essere collegato ad un evento imprevedibile come le sanzioni stradali. Lo spirito della concessione ai privati della gestione dei parcheggi a pagamento corrisponde ad una finalità molto precisa. Mentre il comune migliora la fruibilità di certe aree urbane incamerando risorse anche dalle multe, dall'altra il concessionario dell'area a pagamento avrà interesse ad incentivare l'uso regolare delle zone blu con intensi controlli degli abusi. Impiegati della società di gestione del parcheggio come ausiliari di sosta. Per questo motivo al personale della società di gestione dei parcheggi può essere attribuita dal comune la qualifica di ausiliari della sosta con poteri di accertamento limitati alle zone a pagamento. I proventi delle multe accertate dagli ausiliari dei vigili urbani spettano però per legge sempre al comune e non sono preventivamente quantificabili. Ma che uso fare dei proventi derivanti dalle multe? Le somme incassate dalle multe, prosegue il parere centrale, possono eventualmente essere utilizzate al fine del miglioramento del servizio reso - realizzazione di scale mobili, video controllo del parcheggio, ecc - di contro appare non giustificato ed opportuno utilizzarle a copertura del personale impiegato per tale servizio, in quanto tale procedura potrebbe causare una impropria relazione diretta tra la produzione dell'attività sanzionatoria e il costo per il medesimo personale . Più zone blu, più controlli, maggiori vantaggi per i cittadini. In buona sostanza l'accordo economico tra comune e concessionario non può essere basato sul criterio delle multe a percentuale per premiare l'attività degli ausiliari. Del resto per potenziare l'uso delle zone blu basterà intensificare i controlli e prevedere un adeguato ristoro al privato utilizzando parte delle somme incassate per l'uso corretto degli spazi.