Con un comunicato stampa del 7 gennaio 2016, l’Associazione Nazionale Avvocati Italiani ANAI ha reso noto di sostenere ed appoggiare, unitamente al Movimento forense, delle iniziative parlamentari finalizzate all’introduzione, nel nostro ordinamento, degli istituti del Pignoramento in proprio e dell’Accesso alle banche dati da parte degli ordini forensi.
Avvocati più coinvolti e carico giudiziario meno gravoso. L’ANAI, in particolare, ha precisato, nel suddetto comunicato, di essere a favore di un’estensione della facoltà di cui alla l. numero 53/1994 Facoltà di notificazioni di atti civili, amministrativi e stragiudiziali per gli avvocati e procuratori legali anche ai pignoramenti che si eseguano attraverso la notificazione di un atto. L’Organismo rappresentativo ha reso noto di ritenere necessaria, inoltre, un’estensione agli Ordini circondariali forensi della facoltà di accesso alle banche dati prevista dall’articolo 492 – bis c.p.c. Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare . Maurizio De Tilla, massima carica dell’ANAI, ha rimarcato la duplice finalità delle suddette proposte, incentrate da una parte a favorire una maggior partecipazione degli avvocati al processo di esecuzione civile e dall’altra a renderlo più snello e meno costoso. L’ANAI, infine, propone che agli avvocati siano affidate l’emissione di decreti ingiuntivi non esecutivi e l’intimazione con convalida della licenza per finita locazione e dello sfratto, con lo scopo di alleggerire il carico giudiziario.