Come si pagano le rate condominiali?

A questa domanda risponde il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel question time VI^ Comm. Finanze numero 5-03617. La linea di discrimine fra il pagamento in contanti e quello tramite bonifico è la soglia dei 1.000 € sotto i mille euro è ammesso il pagamento in contanti, purché tracciato e documentato invece, per le rate condominiali pari o superiori ai mille euro il pagamento dovrà avvenire tramite bonifico.

L’interrogazione parlamentare. La riforma del condominio legge 220/2012 , in vigore dal 18 giugno 2013, stabilisce, tra i vari adempimenti amministrativi e contabili, l’obbligo per l’amministratore di condominio di aprire ed usare il conto corrente bancario o postale intestato al condominio per la tracciabilità di tutte le somme percepite dai condòmini o dai terzi, nonché quelle a chiunque erogate per conto del condominio. Tuttavia, tali nuovi oneri a carico degli amministratori hanno creato non poche perplessità tra gli addetti ai lavori. Alla base dell’interrogazione parlamentare 5-03617 Pisano e altri i dubbi suscitati dal nuovo articolo 1129, comma 7, c.c., nella parte in cui stabilisce che le somme devono necessariamente transitare sul conto La circolare 5 febbraio 2014. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze d’ora in avanti Mef , per rispondere al question time, richiama la circolare 5 febbraio 2014 del Dipartimento del tesoro, in materia di tracciabilità dei canoni di locazione degli immobili, nella quale si specifica che la norma riguardante il limite imposto all’uso dei contanti è quella di cui all’articolo 49 del decreto legislativo numero 231/2007, che fissa a 1.000 euro tale soglia. La ratio comune. La ratio comune, sottesa tanto all’uso del contante per pagare gli affitti, quanto alla tracciabilità delle somme di denaro nella gestione condominiale, è quella di arginare i fenomeni di impiego, occultamento o immissione nel sistema economico di risorse di provenienza illecita, controbilanciando, con strumenti che garantiscano la tracciabilità della transazione, il rischio insito nella velocità di circolazione del contante – e di altri titoli di pagamento al portatore – e nella non riconducibilità del contante stesso all’inequivoca titolarità di un soggetto determinato. Sotto i 1.000 € pagamenti, documentati, in contanti. Il Mef conclude ritenendo di poter estendere l’interpretazione della circolare 5 febbraio 2014, inerente, lo si ribadisce, il pagamento tracciabile dei canoni di locazione degli immobili, anche alla tracciabilità della gestione economica condominiale. Dunque, per i pagamenti di rate condominiali sotto i 1.000 euro, la finalità di conservare traccia delle transazioni in contante può ritenersi soddisfatta fornendo una prova documentale, comunque formata, purché chiara, inequivoca e idonea ad attestare la devoluzione di una determinata somma di denaro al pagamento delle spese condominiali. Mentre, per le rate condominiali pari o superiori ai 1.000 euro non è ammesso il pagamento in contanti, ma è, invece, obbligatorio pagare tramite bonifico.