Parte il contributo di solidarietà: 3% sui redditi sopra i 300 mila euro

L’introduzione dell’imposta aggiuntiva temporanea mira al raggiungimento degli obiettivi di pareggio del bilancio.

E’ finalmente arrivato in Gazzetta Ufficiale, il 26 novembre scorso, il Decreto ministeriale che definisce le modalità applicative del contributo di solidarietà, in attuazione della manovra correttiva estiva e degli impegni di finanza pubblica assunti dal Governo in sede europea. Imposta aggiuntiva temporanea per redditi sopra i 300.000 euro. Il contributo ha natura di imposta aggiuntiva temporanea e riguarda tutti coloro che hanno un reddito complessivo superiore a 300mila euro, determinato ai sensi dell’articolo 8 TUIR dal 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 fatta salva la possibilità di proroghe, fino al raggiungimento del pareggio di bilancio è previsto un versamento del 3% sul reddito eccedente la citata soglia dei 300mila euro. Il contributo si applica sui redditi ulteriori rispetto a quelli già assoggettati ad altri prelievi aggiuntivi, previsti da precedenti norme di legge. Contributo deducibile. In sede di determinazione dell’IRPEF il contributo di solidarietà è deducibile dal reddito complessivo prodotto nello stesso periodo d'imposta. Come si versa. All’articolo 2 il decreto dispone che il contributo deve essere versato in unica soluzione unitamente al saldo dell'imposta IRPEF. Relativamente ai redditi da lavoro dipendente e assimilati, il contributo viene determinato dal datore, che agisce come sostituto d’imposta, «all'atto dell'effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno. Il relativo importo e' trattenuto in unica soluzione nel periodo di paga in cui sono svolte le predette operazioni di conguaglio ed e' versato nei termini e secondo le modalità ordinarie dei versamenti delle ritenute».

Ministero dell'economia e delle finanze, decreto 21 novembre 2011 G.U. 26 novembre 2011, numero 276 Modalita' tecniche di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto-legge 13 agosto 2011, numero 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, numero 148, in materia di contributo di solidarieta'. IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto-legge 13 agosto 2011, numero 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, numero 148, concernente «Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo» Visto, in particolare, l'articolo 2, comma 2, del citato decreto legge numero 138 del 2011, il quale introduce, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2013, un contributo di solidarieta' a carico dei contribuenti con reddito complessivo superiore a 300.000 euro pari al 3 per cento da applicare sulla parte di reddito eccedente il predetto importo Visto lo stesso articolo 2, comma 2, del citato decreto-legge numero 138 del 2011, in forza del quale con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro il 30 ottobre 2011, sono determinate le modalita' tecniche di attuazione delle disposizioni contenute nel medesimo comma 2 Visto l'articolo 9, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, numero 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, numero 122, che in materia di contenimento delle spese del pubblico impiego prevede, fra l'altro, l'applicazione per il periodo dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 di una specifica riduzione al trattamento economico complessivo dei dipendenti pubblici superiori a 90.000 euro lordi Visto l'articolo 18, comma 22-bis, del decreto-legge 6 luglio 2011, numero 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, numero 111, che in materia di interventi di carattere previdenziale prevede l'applicazione, dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, di uno specifico contributo di perequazione sui trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme pensionistiche di previdenza obbligatoria, compresi taluni trattamenti erogati da forme pensionistiche integrative, superiori a 90.000 euro lordi annui Visto il testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, numero 917, e successive modificazioni, e, in particolare, l'articolo 8 concernente la determinazione del reddito complessivo Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, numero 600, e successive modificazioni, recante disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi e, in particolare, gli articoli 23 e 29 concernenti gli adempimenti dei sostituti d'imposta in sede di effettuazione delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente Visto l'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, numero 241, recante norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche' di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, numero 322, concernente il regolamento recante modalita' per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attivita' produttive e all'imposta sul valore aggiunto, ai sensi dell'articolo 3, comma 136, della legge 23 dicembre 1996, numero 662 Visto il decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, numero 164, concernente il Regolamento recante norme per l'assistenza fiscale resa dai centri di assistenza fiscale per le imprese e per i dipendenti, dai sostituti d'imposta e dai professionisti ai sensi dell'articolo 40 del decreto legislativo 9 luglio 1997, numero 241 Visti gli articoli 2 e 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, numero 300, concernenti l'istituzione del Ministero dell'economia e delle finanze Considerata la necessita' di assicurare il coordinamento tra le disposizioni contenute nell'articolo 2, comma 2, del citato decreto legge numero 138 del 2011, e le disposizioni contenute negli articoli 9, comma 2, del citato decreto-legge numero 78 del 2010, e 18, comma 22-bis, del citato decreto-legge numero 98 del 2011 Ritenuta l'opportunita' di evitare ai contribuenti che possiedono esclusivamente redditi di lavoro dipendente conguagliati da un unico sostituto d'imposta l'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi ai soli fini della determinazione e del versamento del contributo di solidarieta' Decreta articolo 1 Contributo di solidarieta' 1. A decorrere dal 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013, qualora il reddito complessivo di cui all'articolo 8 del testo unico delle imposte sui redditi TUIR , di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, numero 917, e successive modificazioni, sia superiore a 300.000 euro, e' dovuto un contributo di solidarieta' del 3 per cento sulla parte di reddito che eccede il predetto importo di 300.000 euro, fermo restando che il contributo medesimo si applica sui redditi ulteriori rispetto a quelli gia' assoggettati alla riduzione di cui all'articolo 9, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, numero 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, numero 122, e a quelli gia' assoggettati al contributo di perequazione di cui all'articolo 18, comma 22-bis, del decreto-legge 6 luglio 2011, numero 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, numero 111. 2. Ai fini della determinazione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, il contributo di solidarieta' e' deducibile dal reddito complessivo prodotto nello stesso periodo d'imposta cui si riferisce il contributo di solidarieta' medesimo. articolo 2 Determinazione e versamento del contributo di solidarieta' 1. Il contributo di solidarieta' e' determinato in sede di dichiarazione dei redditi ed e' versato in unica soluzione unitamente al saldo dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. 2. Relativamente ai redditi di lavoro dipendente e ai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui agli articoli 49 e 50 del citato TUIR, il contributo di solidarieta' e' determinato dai sostituti d'imposta di cui agli articoli 23 e 29 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, numero 600, e successive modificazioni, all'atto dell'effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno. Il relativo importo e' trattenuto in unica soluzione nel periodo di paga in cui sono svolte le predette operazioni di conguaglio di fine anno ed e' versato nei termini e secondo le modalita' ordinarie dei versamenti delle ritenute. Ai fini della determinazione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta sui redditi oggetto delle operazioni di conguaglio di fine anno, il sostituto d'imposta riconosce la deduzione dell'importo trattenuto a titolo di contributo di solidarieta'. Tale ultimo importo e' indicato nella certificazione unica di cui all'articolo 4, comma 6-ter, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, numero 322, e successive modificazioni.