L’Autore offre un approfondimento sull’istituto della conversione della domanda di cui all’articolo 34, comma 3, c.p.a. dopo l’affermazione del modello dell’atipicità delle azioni nel processo amministrativo e la conseguente varietà di pronunce emanabili dal giudice amministrativo.
L’affermarsi del modello dell’atipicità delle azioni nel processo amministrativo e la conseguente varietà di pronunce emanabili dal G.A. hanno recentemente posto all’attenzione dell’interprete nuovi problemi di coordinamento con i principi generali della giustizia amministrativa e, segnatamente, con quelli che ne delineano la fisionomia di giurisdizione di diritto soggettivo.
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