Nella seduta pomeridiana dell’11 gennaio 2017, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando è intervenuto al question time della Camera. L’interrogazione ha toccato i temi dell’abrogazione del reato di immigrazione clandestina, della lotta e della prevenzione al radicalismo islamico e della possibilità di trasferire i detenuti islamici di bassa pericolosità presso le colonie agricole penali in Sardegna.
Il question time di ieri pomeriggio alla Camera ha visto anche l’intervento del Guardasigilli Orlando che ha affrontato diversi temi proposti dai Deputati. Abrogazione del reato di immigrazione clandestina. In riferimento all’abrogazione del reato di immigrazione clandestina e all’adozione di misure per accelerare il riconoscimento del diritto d'asilo per i meritevoli ed il rimpatrio per i non aventi diritto, il Ministro ha sottolineato che il Governo è da tempo impegnato nell’individuazione di strumenti efficaci per affrontare l’emergenza dei flussi migratori, ma l’aumento delle domande di asilo ha determinato una crescita esponenziale delle impugnazioni in sede giurisdizionale. Nell’immediato, in accordo con il CSM, «è stato avviato un piano straordinario di applicazioni extradistrettuali, con destinazione esclusiva di dodici magistrati alla trattazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale nelle sedi più onerate», ma le iniziative del Ministro vanno oltre è prevista l’istituzione di sezioni specializzate in materia di immigrazione e protezione internazionale e l’ulteriore semplificazione procedurale dell’applicazione del rito camerale. Lotta al radicalismo islamico. Per quanto riguarda il tema della lotta al radicalismo islamico tra i detenuti, diverse sono le misure messe in campo l’intensificazione dei colloqui tra ristretti ed educatori, assistenti sociali, l’inserimento di esperti in psicologia, criminologia clinica, mediatori culturali, l’istituzione di corsi di alfabetizzazione, scolastici e professionali. Inoltre, nell’ambito della Convenzione Quadro sottoscritta dal Ministero con la CRUI, sono state intraprese specifiche iniziative volte a favorire l’integrazione in carcere. Colonie agricole penali. Infine, interrogato sulla possibilità di trasferire i detenuti islamici di bassa pericolosità presso le colonie agricole penali in Sardegna il Guardasigilli ha dichiarato che «non risulta disposta alcuna assegnazione a tali strutture di detenuti per reati di terrorismo. L’Amministrazione penitenziaria sta opportunamente approfondendo l’ipotesi di utilizzare in futuro anche tali strutture alla prevenzione del rischio di radicalizzazione, conformemente alle indicazioni di organizzazioni internazionali e dell’Unione europea volte ad assicurare il potenziamento delle forme di esecuzione della pena più adeguate a favorire il reinserimento sociale dei detenuti che non si siano resi colpevoli di reati efferati e che non destino particolare allarme sociale. Quindi non pensiamo a un’ipotesi di utilizzo esclusivo delle colonie in questo senso».