Durante una visita fiscale la dottoressa viene aggredita e reagisce. Sussiste la scriminante della legittima difesa.
Durante una visita fiscale la dottoressa viene aggredita e reagisce. Sussiste la scriminante della legittima difesa. Così la Corte di Cassazione ha ribaltato, con la sentenza numero 25608/2011 depositata il 27 giugno, il verdetto dei giudici di primo e secondo grado.La fattispecie. A una dottoressa veniva confermata, in secondo grado, la condanna per il reato di lesioni personali volontarie in danno a un'altra donna con cui aveva litigato. Il litigio era avvenuto all'interno dell'appartamento della donna, in cui la dottoressa, in qualità di medico dell'INPS e quindi nell'esercizio di funzioni di Pubblico Ufficiale, stava effettuando la visita fiscale. Ricorre per cassazione il medico lamentando l'omesso riconoscimento dell'esimente della legittima difesa, a suo parere, sussistente perché costretta a difendersi dall'aggressione della sua antagonista.La dottoressa è stata aggredita per ben due volte nel corso della visita. La Suprema Corte sottolinea che, nei casi come quello in esame, chi è reiteratamente aggredito di regola reagisce come può secondo la concitazione del momento e non è tenuto a calibrare l'intensità della reazione , eccetto in caso di manifesta sproporzione tra offesa e difesa.Non vi è sproporzione tra condotta offensiva e condotta difensiva. Tale conclusione a cui è pervenuta la S.C. ha portato all'annullamento della sentenza impugnata con rinvio al Tribunale per nuovo esame.
Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 24 febbraio - 27 giugno 2011, numero 25608Presidente Oldi - Relatore ScaleraOsservaRicorre tramite difensore di fiducia avverso la sentenza dei Tribunale Monocratico di Siracusa del 20.01.2009 che, per quanto interessa, aveva confermato la condanna pronunciata in suo danno dai giudice di pace dì Lentini per il reato di lesioni volontarie in danno di .Il reato era stato consumato nel corso di un litigio insorto in casa di ove la s'era recata nella qualità di medico INPS per effettuare una visita fiscale.Deduce la ricorrente contraddittorietà della motivazione in ordine alla valutazione dei fatti ed in particolare all'omesso riconoscimento dell'esimente della legittima difesa, a suo avviso sussistente atteso che era stata costretta a difendersi dall'aggressione patita ad opera della sua antagonista . a sua volta condannata per lesioni volontarie in danno dell'attuale ricorrente.Il ricorso è fondato e la sentenza impugnata va annullata con rinvio per nuovo giudizio al Tribunale dì Siracusa.Infatti sussiste chiaramente il vizio di contraddittorietà della motivazione denunciato, atteso che la sentenza impugnata dà atto della circostanza che la aggredì per ben due volte la dottoressa medico dell'INPS che nell'appartamento stava effettuando una visita fiscale ed era pertanto nell'esercizio di funzioni di Pubblico Ufficiale, non riconoscendo alla reazione della predetta le caratteristiche di azione difensiva, con la motivazione pretestuosa che la reazione appariva eccessiva, non considerando che chi è reiteratemente aggredito di regola reagisce come può secondo la concitazione del momento, e non è tenuto a calibrare l'intensità della reazione, finalizzata ad indurre la cessazione della avversa condotta lesiva, salva l'ipotesi di eventuale manifesta sproporzione, che nel caso di specie non sussiste secondo quanto la stessa sentenza impugnata riferisce.Il Tribunale Monocratico di Siracusa, in persona di diverso magistrato, provvedere a nuovo giudizio, facendo applicazione delle regole di giudizio testé enunciate.P.Q.M.Annulla la sentenza impugnata con rinvio al Tribunale di Siracusa per nuovo esame.