Avvocato d’ufficio impedito, i vincoli alla sostituzione non piacciono all’OUA

L’Organismo Unitario dell’Avvocatura ha diffuso sul proprio sito istituzionale un comunicato stampa in cui ha chiesto la modifica del regolamento del CNF che disciplina la tenuta dell’Elenco unico nazionale dei difensori d’ufficio. In particolare, viene criticata la disciplina della sostituzione processuale del difensore d’ufficio in caso di impedimento personale.

Critiche dall’OUA. E’ appena entrato in vigore il nuovo regolamento del CNF che disciplina la tenuta dell’Elenco unico nazionale dei difensori di ufficio, in forza del d.lgs. numero 6/2015 «riordino della difesa d’ufficio, ai sensi dell’articolo 16 della legge 31 dicembre 2012, numero 247» , ma l’OUA chiede delle modifiche. Oggetto delle critiche dell’Organismo è l’articolo 11, comma 2, lett. f del Regolamento, il quale prevede che l’avvocato, iscritto nell’elenco dei difensori d’ufficio, quando nominato «ove sia impedito di partecipare a singole attività processuali, deve incaricare della difesa un collega iscritto nell’elenco nazionale che, ove accetti, è responsabile, in solido con il sostituito, dell’adempimento dell’incarico». Perché limitare la ricerca dei sostituti agli iscritti nell’elenco? Secondo l’OUA, non è accettabile che sul difensore d’ufficio debbano ricadere, tra i tanti oneri a cui viene già sottoposto, anche quelli di ricerca di un sostituto processuale iscritto nelle medesime liste, in caso di impedimento personale. Oltre ad essere in contrasto con l’articolo 102 c.p.p. sostituto del difensore , ciò limiterebbe il difensore d’ufficio nell’esercizio delle sue determinazioni e prerogative, da considerarsi paritarie a quelle analoghe degli avvocati di nomina fiduciaria, «libero nella fattispecie di poter nominare quale sostituto processuale qualunque altro avvocato senza per questo vincolarlo a limiti o a schemi predeterminati». La limitazione nella ricerca di un sostituto processuale soltanto ai difensori iscritti nelle liste d’ufficio, penalizza il difensore, «escludendolo di fatto dal potersi rivolgere ai propri praticanti di studio», essendo questi estromessi dalla possibilità di essere iscritti alle liste d’ufficio, o a colleghi «con i quali sussistono rapporti di fiducia professionale pregressa e di approfondita conoscenza». Inoltre, il difensore d’ufficio sarebbe esposto alla richiesta, da parte di legali non conosciuti ma regolarmente iscritti alle liste, di riconoscimenti di natura economica al legale delegante su quest’ultimo ricadrebbero ulteriori oneri ed anticipazioni di natura economica, «nell’ambito di una già difficile e complessa situazione di continuo impoverimento di cui soffre l’intera categoria dei difensori d’ufficio», già sottoposti da tempo «al taglio delle tariffe professionali». Per questo, la richiesta dell’OUA è l’elisione della norma nella parte in cui si obbliga il difensore nominato d’ufficio, in caso di impedimento personale, a cercarsi e nominare un altro difensore iscritto nello stesso elenco, che si assuma in solido la responsabilità della difesa.