Sorvegliati speciali i residenti all’estero che rientrano in Italia

La patente Italiana può essere rinnovata dalle autorità diplomatiche per tutti i soggetti residenti all’estero. Al momento del rientro sul territorio nazionale occorrerà però aggiornare la licenza con una visita tradizionale esibendo anche il precedente certificato medico. La mancata esibizione di questo documento potrebbe infatti determinare un provvedimento di revisione della patente per mancato esercizio prolungato della guida.

Sono queste le indicazioni che emergono dalla lettura della circolare del Ministero dei Trasporti numero 11720 del 9 maggio 2013. Dopo la riforma della patente europea A seguito della riforma della patente europea il nuovo articolo 126/9° del codice stradale specifica che «per i titolari di patente italiana, residenti o dimoranti in altro Stato per un periodo di almeno sei mesi, la validità della patente è altresì confermata, tranne per i casi previsti nell'articolo 119, commi 2-bis e 4, dalle autorità diplomatico-consolari italiane presenti negli Stati medesimi, che rilasciano, previo accertamento dei requisiti fisici e psichici da parte di medici fiduciari delle ambasciate o dei consolati italiani, una specifica attestazione che per il periodo di permanenza all'estero fa fede dell'avvenuta verifica del permanere dei requisiti di idoneità psichica e fisica. Riacquisita la residenza o la dimora in Italia, il cittadino, che ha provveduto secondo quanto previsto nel periodo precedente, dovrà confermare la patente ai sensi del comma 8». Rinnovi esteri validi in Italia. In buona sostanza all’estero è possibile regolarizzare la patente italiana scaduta ma quando l’interessato rientra in Italia dovrà rinnovare nuovamente la licenza di guida. Alcune motorizzazioni però al momento della presentazione della richiesta di rinnovo hanno adottato dei provvedimenti di revisione della patente per mancato esercizio prolungato dell’attività di guida. Per evitare questa misura sproporzionata il ministero ha diramato la nota in commento. In pratica, specifica la circolare, quando il titolare della patente italiana rientra in Italia e si presenta allo sportello per regolarizzare la sua licenza deve sempre esibire anche l’attestazione medica ottenuta all’estero. Diversamente il rischio di restare a piedi è elevato perché gli uffici della motorizzazione possono non essere a conoscenza del rinnovo effettuato tramite autorità diplomatico consolare.

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