Giudici di Pace: accolto il reclamo dal CEDS ma le braccia restano incrociate

Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa ha accolto il reclamo proposto dall’Associazione Nazionale Giudici di Pace contro il Governo italiano, per aver discriminato la categoria rispetto ai Magistrati professionali. Confermato lo sciopero dal 21 al 25 novembre.

In data 16 novembre 2016 è stata pubblicata la decisione del 5 luglio del Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa, con sede presso la Commissione Europea dei Diritti dell’Uomo, che, in accoglimento del reclamo presentato dall’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace, ha accertato la violazione, da parte del Governo italiano, del Codice Europeo di Sicurezza Sociale e della Carta Sociale Europea. Discriminazione. Ciò perché, con un’indebita discriminazione rispetto ai Magistrati di ruolo, non riconosce ai Giudici di Pace le dovute e obbligatorie tutele previdenziali ed assistenziali, comprensive del diritto alla pensione, del diritto ad una ragionevole retribuzione in caso di malattia, maternità o paternità, dell’assicurazione per infortuni sul lavoro. Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali ha infatti rilevato che l’etichettatura di “onorario” non assume alcun rilievo, dato che le funzioni dei Giudici di Pace sono pienamente equiparabili a quelle dei magistrati professionali e, a maggior ragione, la discriminazione dei Giudici di Pace nei confronti di questi ultimi non ha una giustificazione oggettiva, proprio perché le loro funzioni sono equivalenti. Sciopero dei Magistrati Onorari. Confermato inoltre lo sciopero dei Magistrati Onorari dal 21 al 25 novembre prossimi. Prenderanno parte allo sciopero unitario i Giudici di Pace, i Giudici Onorari di Tribunale e i Vice Procuratori Onorari.

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