Il d.d.l. della Manovra 2015, nell’ottica della semplificazione, prevede l’abolizione di alcuni adempimenti a partire dal 2016 viene eliminato l’obbligo della dichiarazione unificata e quello di invio della comunicazione dati IVA. Contestualmente viene anticipato al 28 febbraio il termine per la dichiarazione annuale IVA.
A prescindere dai quasi 4mila emendamenti presentati in Commissione Bilancio alla Camera, e dalle richieste avanzate dall’Unione Europea, ciò che merita di essere segnalato della versione del d.d.l. Stabilità “bollinato” ma non ancora “emendato”, è l’eliminazione di alcuni adempimenti in materia di IVA, con conseguenze dirette per la platea dei commercialisti e dei consulenti. L’articolo 44 del disegno di legge, rubricato “Contrasto all’evasione e altre misure”, al comma 18, infatti, con il fine di semplificare, introduce alcune importanti modifiche al d.P.R. numero 322/1998, che opereranno a decorrere dalla dichiarazione IVA dovuta per il 2015. Eliminazione dell’obbligo della dichiarazione unificata. La prima novità comporta l’eliminazione dell’obbligo della dichiarazione unificata, concretizzandosi, di fatto, in un ritorno al passato. Contestualmente vengono anticipati i termini di invio della dichiarazione annuale IVA, da presentarsi «nel mese di febbraio», in luogo dell’attuale termine lungo compreso «tra il 1° febbraio e il 30 settembre». Salta anche la presentazione della comunicazione dati IVA. Altro adempimento a saltare, sempre con decorrenza dal 2016, è la presentazione della comunicazione dati IVA di cui all’articolo 8-bis d.P.R. numero 322/1998. La soppressione della comunicazione, finora prevista al fine di ottemperare al calcolo delle “risorse proprie” che ciascuno Stato membro deve versare al bilancio comunitario così vuole la Direttiva 2006/112/CE , sarà compensata proprio dall’anticipazione a febbraio del termine della dichiarazione annuale. Sarà, infatti, quest’ultima ad assolvere la funzione attualmente svolta dalla comunicazione dati IVA. In cifre, la novità, come informa la Relazione illustrativa allegata al d.d.l. Stabilità, si tradurrà nell’eliminazione di circa 3.300.000 comunicazioni all’anno. fonte fiscopiu.it