E’ il giudice di pace a decidere sull’opposizione al verbale di accertamento di violazione del codice della strada

Gli Ermellini richiamano la distinzione tra opposizione all’ordinanza-ingiunzione emessa ex articolo 18 l. numero 689/1981 e 204 c.d.s. Provvedimenti del prefetto e opposizione avverso il verbale di accertamento di violazione del codice della strada consegnato o notificato al trasgressore ex articolo 204-bis c.d.s., chiarendo il riparto della competenza tra giudice di pace e tribunale.

Sul tema la Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 4425/18, depositata il 23 febbraio. La vicenda. Il Giudice di Pace di Sinopoli veniva chiamato ad esprimersi in merito all’opposizione avente ad oggetto un verbale dei Carabinieri che avevano contestato all’opponente la violazione dell’articolo 116, comma 15 e 17, c.d.s. guida senza patente poiché aveva consentito al figlio minorenne di mettersi alla guida della propria auto senza essere munito della patente. Il GdP dichiarava la propria incompetenza per materia in favore del Tribunale territorialmente competente, che, dopo la riassunzione del ricorso da parte dell’opponente, propone d’ufficio regolamento di competenza. Competenza. Il Collegio richiama gli articolo 6 Dell'opposizione ad ordinanza-ingiunzione e 7 Dell'opposizione al verbale di accertamento di violazione del codice della strada d.lgs. numero 150/2011 quali «unico riferimento per la individuazione del riparto di competenze tra il Giudice di Pace ed il Tribunale Ordinario». Nel caso di giudizio di opposizione, deve dunque distinguersi tra opposizione all’ordinanza-ingiunzione emessa ex articolo 18 l. numero 689/1981 e 204 c.d.s. Provvedimenti del prefetto e giudizio concernente il ricorso proposto ai sensi dell’articolo 204-bis Ricorso al giudice di pace c.d.s., in alternativa al ricorso al Prefetto, avverso il verbale di accertamento di violazione del codice della strada consegnato o notificato al trasgressore. In definitiva, gli Ermellini chiariscono che le opposizioni alla ordinanza ingiunzione emessa dal prefetto in materia di violazioni del codice della strada ex articolo 204 c.d.s. «il criterio di riparto della competenza è fondato sul valore della lite per cui sarebbero attribuite al Tribunale le cause di opposizione ad ordinanza-ingiunzione in cui è stata applicata una norma sanzionatoria che preveda una sanzione edittale nel massimo di importo superiore ad €15.493,00, ovvero, le cause in cui la norma sanzionatoria applicata non preveda un massimo edittale, ma sia stata irrogata in concreto una sanzione pecuniaria superiore all’importo indicato, mentre avuto riguardo alle “opposizioni a verbale di accertamento di violazioni del codice della strada” di cui agli articolo 204-bis d.lgs. numero 285/1992 e 7 d.lgs. numero 150/2011, esse rimangono attribuite alla competenza esclusiva per materia – senza alcun limite di valore né di natura accessoria della sanzione – al giudice di pace del luogo ove è stata commessa l’infrazione accertata». La Corte dichiara dunque la competenza del Giudice di Pace di Sinopoli e assegna alle aprti il termine per la riassunzione.

Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza 15 dicembre 2017 – 23 febbraio 2018, numero 4425 Presidente D’Ascola – Relatore Scalisi Fatti di causa Con ricorso, proposto in data 7 luglio 2016, innanzi al Giudice di Pace di Sinopoli, il signor Na. Gi. Ca., ha proposto opposizione avverso il verbale di contestazione numero 635145223 Serie 2014 numero 0180452, con il quale, in data 16/06/2016 i Carabinieri della Stagione di San Procopio gli avevano contestato, in qualità di proprietario del veicolo e di genitore esercente la potestà sul figlio minore Na. Si., la violazione dell'articolo 116 commi 15 e 17 guida senza patente del decreto legislativo 285/92 perché «faceva si che [il minore] circolasse alla guida del predetto veicolo senza essere munito della patente di guida prescritta perché mai conseguita ». In conseguenza della contestata violazione veniva comminata la sanzione al pagamento della somma di Euro 5.000,00 cinquemila/00 . Nel giudizio si è costituito l'Ufficio Territoriale del Governo - u.T.G./Prefettura di Reggio Calabria, chiedendo l'accertamento «del rispetto dei termini per proporre ricorso e, ove intempestivo, chiedeva dichiararsi la sua inammissibilità/eccepiva l'incompetenza per territorio del giudice adito. Il Giudice di Pace di Sinopoli, con sentenza n 163/16, dichiarava l'incompetenza per materia del Giudice di Pace in favore del Tribunale territorialmente competente. Secondo il GdP, « . senza entrare nel merito della controversia, è necessario fare riferimento al verbale di contravvenzione, attraverso il quale veniva contestata al sig. Na. Gi. Ca., numero q. di genitore esercente la potestà sul figlio minore, Na. Si., ' l'infrazione di cui all'articolo 116 C.dS. commi 15 e 17 poiché quest'ultimo circolava alla guida di veicolo 'senza essere munito di patente di guida prescritta perché mai conseguita. Orbene, il suddetto articolo prevede al comma 15 che 'Chiunque conduce veicoli senza aver conseguito la corrispondente patente di guida è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 5.000 a Euro 30.000 Per le violazioni di cui al presente comma è competente il Tribunale in composizione monocratica pertanto, il s.p.v. scaturito dall'accertamento da parte dei Carabinieri di San Procopio rientra nella competenza del Tribunale e non dell'adito giudice di pace». In data 18.4.2013, l'opponente ha depositato presso il Tribunale di Palmi ricorso in riassunzione, formulando istanza di sospensione. If Tribunale di Palmi con ordinanza dei 22 maggio 2017, ritenendo che la competenza per la fattispecie in esame, in ragione dell'articolo 7 secondo comma del DI numero 150 del 2011, spetti al GdP, ha chiesto d'ufficio regolamento di competenza, ai sensi dell'articolo 45 cod. proc. civ. il Pubblico Ministero ha redatto requisitoria scritta, datata 26 ottobre 2017 con cui ha chiesto che venisse dichiarata la competenza del Tribunale di Palmi. Secondo il PM, trova applicazione nella fattispecie il criterio composito previsto dall'articolo 6 D.Lgs. 151/11 sulla semplificazione dei riti, affiancandosi a quello della materia, in via ulteriore, il criterio del valore, che fa attribuire la controversia ai tribunale allorquando sia prevista una sanzione superiore nel massimo a 15.000 Euro, cfr. Cass. 3156/17, in motivazione, punto 6 . Come posto in evidenza, infatti, dal giudice di pace, l'infrazione in contestazione è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 5.000 a 30.000 . 1.= Il ricorso va accolto Va qui osservato che a seguito della riforma legislativa, le nuove disposizioni degli articolo 6 e 7 del D.Lgs. numero 150/2011 costituiscono l'unico riferimento per la individuazione del riparto di competenze tra il Giudice di Pace ed il Tribunale Ordinario, atteso che le norme che ad esse rinviano articolo 22 legge numero 689/1981 ed articolo 205 D.Lgs. numero 285/1992, da un lato articolo 204 bis D.Lgs. numero 285/1992, dall'altro si limitano a prevedere soltanto che le opposizioni si propongono dinanzi all'autorità giudiziaria ordinaria , dovendo distinguersi al riguardo tra giudizio di opposizione all'ordinanza-ingiunzione emessa ai sensi dell'articolo 18 della legge numero 689/1981 ed ai sensi dell'articolo 204 Codice della strada, regolato dall'articolo 6 del D.Lgs. numero 150/2011, e giudizio concernente il ricorso proposto ai sensi dell'articolo 204 bis D.Lgs. numero 285/1992 - in via alternativa al ricorso al Prefetto - avverso il verbale di accertamento di violazione del Codice della strada consegnato o notificato al trasgressore, regolato dall'articolo 7 del D.Lgs. numero 150/2011. Ora, secondo la disciplina attualmente vigente ed applicabile ratione temporis alla controversia oggetto di regolamento di competenza va affermato che quanto alle opposizioni alla ordinanza ingiunzione emesse dal Prefetto ai sensi dell'articolo 204 D.Lgs. numero 285/1992, in materia di violazioni del Codice della Strada, il criterio di riparto della competenza è fondato sul valore della lite per cui sarebbero attribuite al Tribunale le cause di opposizione ad ordinanza-ingiunzione in cui è stata applicata una norma sanzionatoria che preveda una sanzione edittale nel massimo di importo superiore ad Euro. 15.493,00, ovvero, le cause in cui la norma sanzionatoria applicata non preveda un massimo edittale, ma sia stata irrogata in concreto una sanzione pecuniaria superiore all'importo indicato, mentre avuto riguardo alle opposizioni a verbale di accertamento di violazioni del Codice della Strada di cui agli articolo 204 bis D.Lgs. numero 285/1992 e 7 D.Lgs. numero 150/2011, esse rimangono attribuite alla competenza esclusiva per materia - senza alcun limite di valore né di natura accessoria della sanzione - del Giudice di Pace del luogo in cui è stata commessa la violazione articolo 7, comma 2, D.Lgs. numero 150/2011 . 1.2. Sicché applicando la normativa qui appena richiamata, posto che l'opposizione oggetto del presente giudizio è stata rivolta al verbale dia accertamento di violazione del codice della strada, competente per materia a conoscere la vicenda giudiziale è il Giudice di Pace del luogo ove è stata commessa l'inflazione accertata. In definitiva, va dichiarata la competenza del Giudice di Pace di Sinopoli assegnando termine di legge per la riassunzione. Non sussistono i presupposti per la liquidazione delle spese del presente giudizio di cassazione. P.Q.M. La Corte dichiara la competenza del Giudice di Pace di Sinopoli e assegna il termine di legge per la riassunzione.