Anche le donne del settore privato in pensione a 65 anni

di Mario Scofferi

di Mario Scofferi *Anche per le lavoratrici del settore privato si incrementano i requisiti per il conseguimento della pensione di vecchiaia. L'adeguamento inizierà dal 2014 e, dal 2026, anche per loro serviranno almeno 65 anni di età anagrafica per accedere al suddetto trattamento. Questo è quanto disposto dall'articolo 1, comma 20, della Manovra bis.Per il 2012 restano valide le vecchie regole. Nell'arco dei prossimi 15 anni, diverrà dunque operativa una totale equiparazione tra lavoratrici del settore pubblico e quelle del settore privato. Per l'anno in corso, invece, restano in vigore i vecchi requisiti per l'accesso al trattamento di vecchiaia, ossia un minimo di 20 anni di contribuzione congiuntamente a, rispettivamente, 60 anni di età per le lavoratrici del settore privato e 61 anni per le lavoratrici del settore pubblico.Nel 2012 parte il c.d. scalone del pubblico impiego. Dal 2012 muteranno invece i requisiti per le lavoratrici del settore pubblico, che vedranno - da un giorno all'altro - crescere il requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di vecchiaia dagli attuali 61 anni a 65 anni c.d. scalone . A seguire, ovvero dal 2014, anche le lavoratrici del settore privato inizieranno il loro percorso verso i 65 , anche se sostanziali differenze rispetto al settore pubblico rimarranno ancora fino al 2026, anno in cui tutte le lavoratrici andranno in pensione di vecchiaia non prima del 65esimo anno di età. Per le lavoratrici del settore privato, in particolare, il percorso verso i 65 verrà attuato tramite un incremento di - 1 mese dal 2014 - altri 2 mesi dal 2015 - altri 3 mesi dal 2016 - altri 4 mesi dal 2017 - altri 5 mesi dal 2018 - altri 6 mesi dal 2019 nonché per ogni anno successivo fino al 2025 - altri 3 mesi dal 2026, momento in cui arriverà a 65 anni.L'accredito della pensione avverrà quasi due anni dopo. A quanto sopra deve essere aggiunto come, dal punto di vista meramente pratico, il momento in cui la lavoratrice percepirà il trattamento pensionistico si discosti in maniera significativa rispetto al momento di maturazione dei descritti requisiti. Infatti, per effetto della c.d. finestra mobile prevista dalla Legge numero 122/2010 , per l'effettiva erogazione del trattamento pensionistico la lavoratrice dovrà attendere ulteriori 12 per le lavoratrici subordinate o 18 mesi per le lavoratrici autonome rispetto alla maturazione dei requisiti.Ê tuttavia probabile che non saranno sufficienti 3 anni per percepire la pensione. Deve infine essere aggiunta, con effetto dal 2013, l'incidenza della speranza di vita ossia un adeguamento statistico, effettuato ogni triennio dall'ISTAT, circa la speranza di vita degli italiani il risultato, arrotondato al mese, andrà a modificare l'età pensionabile che, secondo le stime effettuate da più parti, determineranno un ulteriore incremento, a regime, di almeno ulteriori 19 mesi del requisito anagrafico per il raggiungimento della pensione di vecchiaia. Sembra dunque condivisibile la tesi di chi sostiene che la lavoratrice del settore privato al pari di quella del settore pubblico percepirà di fatto la pensione di vecchiaia non prima del 68esimo anno di età.* Giglio & Scofferi Studio legale del lavoro