Nella Gazzetta Ufficiale numero 148 del 29 giugno 2015, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 84, che introduce il nuovo «Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni tecniche». Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 14 luglio.
Dopo l’approvazione, lo scorso 18 maggio, da parte del Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale numero 148 del 29 giugno 2015, il D.P.C.M. numero 84/2015, che contiene il «Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche». Nuovi dipartimenti. Il provvedimento, che entrerà in vigore il prossimo 14 luglio, prevede che il Ministero si articoli in quattro uffici centrali di gestione amministrativa il dipartimento per gli affari di giustizia il dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria il dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Per ogni dipartimento, è preposto un Capo, che avrà funzioni di proposta e parere al Ministro nelle materie di competenza del dipartimento, di determinazione dei programmi attuativi degli indirizzi del Ministro, indirizzo, coordinamento e controllo degli uffici di livello dirigenziale generale del dipartimento, di adozione di circolari nelle materie di competenza. Inoltre, si occuperà della contrattazione collettiva. Viene inoltre istituita la Conferenza dei Capi dipartimento, con compiti di programmazione, indirizzo e controllo è composta dal Capo di gabinetto e dai Capi dipartimento. Uffici dirigenziali generali. Per l’espletamento delle loro funzioni, per ogni dipartimento vengono istituiti degli uffici dirigenziali generali. Per il dipartimento per gli affari di giustizia vengono così create la Direzione generale della giustizia civile, la Direzione generale della giustizia penale, la Direzione generale degli affari giuridici e legali. Invece, il dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi si articolerà in Direzione generale del personale e della formazione, Direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie, Direzione generale del bilancio e della contabilità, Direzione generale dei magistrati, Direzione generale per i sistemi informatici automatizzati, Direzione generale di statistica e analisi organizzativa. Il Capo di questo dipartimento avrà il compito anche di rilevare i fabbisogni e programmare gli interventi su circoscrizioni giudiziarie, dotazioni, piante organiche di personale da destinare alle varie strutture e articolazioni dell’Amministrazione giudiziaria. Per le funzioni del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, vengono istituite la Direzione generale del personale e delle risorse, la Direzione generale dei detenuti e del trattamento, la Direzione generale della formazione. Infine, il dipartimento per la giustizia minorile e di comunità sono create la Direzione generale del personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile, la Direzione generale per l’esecuzione penale esterna e di messa alla prova. Per ogni ufficio dirigenziale, il decreto elenca le specifiche competenze. Direzioni regionali. La seconda parte del provvedimento interviene sull’Amministrazione periferica. A tale scopo, l’articolo 8 del D.P.C.M. disciplina le Direzioni regionali, che costituiscono «organi periferici di livello dirigenziale generale del Ministero della Giustizia». Il Direttore regionale si occupa di gestire le risorse umane, materiali e finanziarie, di definire per gli uffici giudiziari i limiti entro cui possono essere adottati gli atti che comportano oneri di spesa, di assegnare agli uffici le risorse finanziarie e strumentali necessarie, nonché di svolgere attività di programmazione, individuazione, rilevazione, controllo, gestione, verifica delle risorse finanziarie assegnate. In più, gli articolo 11 – 15 del D.P.C.M. disciplinano le competenze specifiche delle Direzioni regionali relative ai quattro dipartimenti generali. Infine, l’articolo 16 prevede anche i successivi compiti del Ministero, il quale, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del D.P.C.M., dovrà adottare una serie di decreti ai fini della piena attuazione della nuova organizzazione amministrativa.
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