Il Ministero della Giustizia ha messo a punto due nuovi schemi di regolamento che daranno attuazione alla riforma dell’ordinamento forense. Tra i punti salienti la costituzione di un database dove archiviare le domande da proporre ai candidati durante la prova orale, al quale si aggiunge l’obbligo di schermatura delle sedi d’esame, il raddoppio delle Corti d’appello per la correzione degli esami dei distretti con più candidati e controlli più rigorosi. Ora la parola al Cnf.
Database per le domande. Per lo svolgimento della prova orale il Ministro propone l’introduzione di una banca dati telematica da cui estrarre, a sorte, le domande da rivolgere ai candidati. La trasparenza sarà assicurata dalla trascrizione a verbale del contenuto delle varie domande. Il candidato avrà il diritto di assistere all’estrazione con modalità informatiche delle domande a cui dovrà rispondere, ferma restando la possibilità per ogni commissario di rivolgere al candidato ulteriori domande di approfondimento sul tema estratto. Il database ed il programma informatico di estrazione delle domande dovranno essere realizzati entro 6 mesi dall’entrata in vigore del regolamento dalla direzione generale per i sistemi informativi e automatizzati del Ministero della Giustizia. Con decreto verrà poi attestata la piena operatività del sistema, entro 15 giorni dal collaudo. Fino a quel momento le commissioni distrettuali dovranno predisporre un congruo numero di domande tra cui il candidato estrarrà manualmente quelle a cui dovrà rispondere. La lista di domande così formulata dovrà poi essere inserita dal Segretario nel database, in modo da assicurarne l’alimentazione. Altre novità. Il Ministero prevede inoltre la totale schermatura delle sedi d’esame in modo da inibire qualunque collegamento con telefoni cellulari e apparecchi wi-fi. I controlli del personale di vigilanza potranno essere casuali, invitando i candidati a consentire tali operazioni laddove sussista un fondato motivo di ritenere presenti oggetti non ammessi nei locali degli esami. Il rifiuto del candidato comporterà la perdita del diritto all’esame e l’allontanamento dalla sede. Ciascun candidato sarà collocato in un tavolo separato, assegnato con casualità. Per quanto riguarda l’attività di correzione è prevista la possibilità per le Corti d’appello con più candidati di “abbinarsi” con quelle di minori dimensioni. Queste le novità più rilevanti relative allo svolgimento della prova d’esame per l’ottenimento dell’abilitazione forense. Ulteriori chiarimenti potrebbero venire dal Consiglio dei Ministri convocato per venerdì, nel frattempo si attende il parere del Cnf.
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