Dopo la rincorsa di varie notizie sulle principali testate giornalistiche, l’Agenzia delle Entrate, il 20 gennaio scorso, ha diramato un comunicato stampa per fare luce sull’ambito di incidenza del nuovo redditometro. I titolari della sola pensione non rientreranno nel novero dei 35mila controlli annuali.
Contrastare l’evasione “spudorata”. I pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro. Si tratta infatti di uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l'evasione patologica e “spudorata”, ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire. L’obiettivo del Fisco è di fare luce sui casi in cui alcuni contribuenti, pur evidenziando un’elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri soggetti con un tenore di vita più modesto. 35 mila controlli per individuare i casi eclatanti. A conferma di quanto detto, sia il chiarimento fornito nei giorni scorsi, e cioè che, già in fase di selezione, le posizioni con scostamenti inferiori a 12mila euro non saranno prese in considerazione sia la convenzione annuale con il Ministero dell'Economia, in base alla quale l'Agenzia delle Entrate dovrà effettuare ogni anno 35mila controlli utilizzando il redditometro. Conclude il comunicato chiarificatore dell’Agenzia che l'azione sarà efficace ove diretta a individuare casi eclatanti e non di leggere incongruenze tra reddito dichiarato e quello speso.