Contributo unificato per separazioni e divorzi: l'Oua non ci sta

Fa discutere l'introduzione dell'obbligo di versamento del contributo unificato nei procedimenti familiari per l'Oua è un aggravio dei costi di accesso alla giustizia in materia di diritti personalissimi.

L'Organismo Unitario dell'Avvocatura, attraverso la sua Commissione Famiglia, manifesta un forte dissenso all'introduzione dell'obbligo di versamento del contributo unificato per i procedimenti di separazione, divorzio e volontaria giurisdizione, e chiede che in sede di conversione il decreto legge venga modificato, con l'abolizione di questa nuova imposizione. I procedimenti soggetti al pagamento del contributo unificato. L'articolo 37 del D.l. numero 98/2011 prevede l'obbligo di versamento del contributo unificato per i procedimenti di separazione consensuale e di divorzio congiunto contributo di € 37 per i processi di volontaria giurisdizione, di separazione giudiziale, per i procedimenti contenziosi di divorzio giudiziale e per quelli in camera di consiglio € 85 .Aumento ingiustificato dei costi di accesso alla giustizia. Per Maurizio de Tilla, presidente Oua, questo nuovo obbligo aggrava i costi di accesso alla giustizia per i cittadini, già fortemente onerati dalle pesantissime disposizioni della manovra finanziaria 2011 .L'obbligo è incompatibile con la materia del diritto di famiglia. Non solo ciò che viene ritenuto inammissibile è la previsione di un obbligo di carattere preliminare, preventivo all'azione, in una materia fondamentale e costituzionalmente tutelata qual è quella dei procedimenti di diritto di famiglia siamo nella sfera dei diritti personalissimi e come tali non assoggettabili a filtri di natura economica .È un'imposizione iniqua a danno dei cittadini. L'avvocato Nicoletta Variati, coordinatrice della Commissione Famiglia Oua, aggiunge che si tratta di un'imposizione fiscale iniqua, che produrrebbe pochi vantaggi per lo Stato, assicurando introiti insignificanti, e molti svantaggi per i cittadini, specie per quelli meno abbienti. Inserire i procedimenti familiari tra quelli per cui è dovuto il contributo unificato costituisce l'ennesima illegittima imposizione a danno dei cittadini ancora una volta ostacolati nell'accesso alla giustizia .