Per la Corte europea dei diritti dell'uomo le sanzioni inflitte dall'Antitrust hanno natura penale i destinatari, quindi, possono ricorrere se ritengono violati i principi dell'equo processo fissati dalla Cedu.
Le sanzioni dell'Autorità garante hanno finalità preventive e sanzionatorie e rientrano nella materia penale i destinatari di tali provvedimenti, quindi, possono ricorrere ala Corte di Strasburgo per verificare che siano stati rispettati i principi dell'equo processo stabiliti dall'articolo 6 Cedu. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Strasburgo, depositata il 27 settembre.La fattispecie. E' una nota azienda farmaceutica italiana, la Menarini, ad attivare la Corte di Strasburgo, dopo che l'Agcom le aveva inflitto una sanzione di 6 milioni di euro per pratiche e intese anticoncorrenziali. I ricorsi proposti in sede nazionale - Tar, Consiglio di Stato ed anche Cassazione - avevano dato esito negativo e l'azienda aveva deciso di rivolgersi alla Corte europea, lamentando una violazione del diritto alla giustizia garantito dalla Cedu. Che natura hanno le sanzioni dell'antitrust? Preliminare rispetto al merito, e particolarmente rilevante in questa sede per le conseguenze che potrà avere in futuro in casi analoghi, è l'eccezione relativa alla natura delle sanzioni disposte dall'Antitrust. Secondo le difese del Governo italiano, infatti, tali sanzioni avrebbero natura amministrativa e, pertanto, non sarebbero coperte dall'articolo 6 Cedu, che fissa i principi dell'equo processo.E' materia penale. La Corte di Strasburgo respinge questa impostazione e afferma che, al contrario, le sanzuioni dell'Autorità garante rientrano nella materia penale. Per stabilirlo, osservano i giudici europei, occorre accertare la presenza di alcuni elementi tra questi, la qualificazione giuridica decisa dall'ordinamento nazionale, la natura della misura e il grado di severità della sanzione. Ma si tratta di criteri alternativi così, non è decisiva la circostanza che i comportamenti anticoncorrenziali, sanzionabili con le misure in esame, non costituiscono condotte penalmente rilevanti nell'ordinamento interno.Le sanzioni dell'Antitrust, infatti, hanno un fine preventivo e sanzionatorio, al pari di quelle penali e, per natura e gravità, non ci sono dubbi che rientrino nella materia penale.Nel merito l'azienda farmaceutica soccombe non c'è stata lesione del diritto di accesso alla giustizia. Passando ad esaminare il merito del ricorso, la Corte di Strasburgo afferma che non vi è stata lesione del diritto di accesso alla giustizia i giudici amministrativi, pur non potendosi sostituire alla scelta operata dall'Autorità garante, hanno la facoltà di verificare che la PA abbia fatto un uso corretto dei propri poteri, controllando la fondatezza e la proporzionalità delle scelte .