RASSEGNA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

SEZ.V Y.T. comma BULGARIA 9 LUGLIO 2020, RIcomma 41701/16 TUTELA DEI LGBT – RETTIFICA DEL SESSO – DOCUMENTI UFFICIALI . Vietare senza un’adeguata motivazione la riassegnazione del sesso ad un transgender viola i suoi diritti fondamentali. Il ricorrente è un transessuale, che aveva modificato il suo aspetto fisico diventando un uomo e cui lo Stato rifiutava la rettifica del sesso e del nome sui documenti e sul certificato dello stato civile. Violato l’articolo 8 Cedu., infatti, sin dall’adolescenza il ricorrente, nato donna, aveva vissuto e si era fatto chiamare come se fosse un uomo. In seguito, si era fatta rimuovere i seni per aver un aspetto mascolino ed aveva avuto una vita privata e sociale secondo la sua identità sessuale maschile. Le autorità, però, nel negare la riassegnazione del sesso in nome di un interesse generale non meglio precisato, senza bilanciare equamente i contrapposti interessi, fornire motivate ed adeguate ragioni del rifiuto ed esplicare il perché in altri casi fosse stata riconosciuta la riassegnazione del sesso hanno agito in maniera estremamente rigida ed arbitraria per un irragionevole periodo di tempo tale da far insorgere insicurezze, dubbi, uno stato di agitazione ed umiliazione nel ricorrente, ledendo ingiustificatamente il suo diritto alla riservatezza ed alla serenità familiare. Sul tema Raccomandazione numero 5/10 del Consiglio dei Ministri del COE, Risoluzioni dell’Assemblea parlamentare del COE 2048/15 e 1728/10, Rapporti dell’ONU su queste tematiche Hämäläinen c. Finlandia [GC], A.P., GarÇ on e Nicot c. Francia ed S.V. c. Italia nei quotidiani del 17/7/14, 6/4/17 e 11/10/18 questa prassi è in linea con quella della CGUE EU C 2018 492 nel quotidiano del 26/6/18. È analoga a Rana c. Ungheria del 16/7/20 in cui un transgender iraniano anche in questo caso era nata donna e divenuto uomo , perseguitato in patria per questo suo orientamento sessuale, si è visto rifiutare la rettifica dei suoi documenti per carenze legislative la legge ungherese non disciplina il cambio del nome per i transgender stranieri. Sempre sul rifiuto di trascrivere documenti nei registri anagrafi si segnali D.c Francia del 16/7/20 in cui la CEDU ha confermato la sua prassi costante ed il suo parere consultivo sulla liceità di rifiutare la trascrizione del legame di filiazione rectius dell’atto di nascita di un minore e dei nomi di entrambi i genitori in caso di nascita da maternità surrogata in questo caso non vi era legame di sangue con la madre sociale. Si potrà procedere alla stessa solo dopo che lo abbia adottato. SEZ. III VLADIMIR KARITONOV comma RUSSIA, ENGELS comma RUSSIA + 2 23 GIUGNO 2020, RICC 10795/14 E 61919/16 + 4 LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E D’INFORMAZIONE BLOCCO DI INTERNET CENSURA DI STATO. Il blocco dei siti web è contrario alla libertà di espressione degli utenti e dei titolari. I ricorrenti presentarono ricorsi contro il blocco dei loro siti internet nel primo caso perché il suo sito sull’attualità dell’editoria digitale aveva lo stesso IP, essendo ospitato” dallo stesso server di un altro che conteneva ricette popolari a base di cannabis e negli altri perché asseritamente erano siti di oppositori al regime e/o diffondevano materiale estremista. Nel caso Bulgakov c. Russia il blocco del blog era dovuto al fatto che tra i documenti ivi inseriti c’era un e-book asseritamente di matrice estremista. Violato l’articolo 10 da solo ed in combinato con l’articolo 13 Cedu., infatti, nel ribadire l’importanza fondamentale del ruolo di internet nell’esercizio della libertà d’informazione informare ed essere informati e, quindi, di espressione la CEDU ha giudicato che la legge russa sull’informazione, usata per bloccare i siti web, tra cui quelli dei ricorrenti, ha prodotto effetti eccessivi ed arbitrari non essendo accompagnata dalle dovute garanzie contro gli abusi. Si noti che la Russia ha bloccato diversi altri siti, diversi da quelli dei ricorrenti od usati dagli stessi, come Google, Wikipedia, YouTube, Geocities, Disney, Amazon etc. La sentenza in esame ha il pregio di esplicare i vari tipi di blocco del web collaterale si ha quando un server ospita più siti web ed hosting che hanno stesso IP e vengono bloccati assieme a quello incriminato , eccessivo il sito è bloccato a causa di una sola pagina o di un solo file ritenuti illegali o di massa nella fattispecie tre media online sono stati oscurati” dal Procuratore Generale per la loro copertura su certe informazioni ritenute illegali . Sul tema Mariya Alekhinaed altric. Russia , Cengiz ed altri c. Turchia nelle rassegne del 20/7/18 e 4/12/15 e Ahmet Yıldırım c. Turchia del 2012 ed è analoga a Baldassi ed altri c. Francia dell’11/6/20 sul boicottaggio dei prodotti d’Israele da parte di un collettivo pro Palestina e sull’illiceità delle loro condanne per discriminazione economica.