RASSEGNA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

SEZ.V comma ED E. comma FRANCIA 12 DICEMBRE 2019, RICcomma 1462 E 17348/18 PMA UTERO IN AFFITTO RAPPORTI DI FILIAZIONE RIFIUTO DI TRASCRIVERE L’ATTO DI NASCITA . Lecito rifiutare la trascrizione dell’atto di nascita di un minore nato all’estero da maternità surrogata . La CEDU ha respinto perché manifestamente infondato il ricorso presentato da due coppie e dai loro figli nati all’estero con una maternità surrogata ovuli donati da una terza donna e gameti del padre sociale . La legge è chiara non è possibile, in questi casi, ottenere la trascrizione integrale dell’atto di nascita essendo necessaria un’adozione da parte di entrambi i genitori sociali o del solo genitore non biologico i tempi per espletare la procedura sono brevissimi essendo di 4,1 mesi per l’adozione congiunta e di 4,7 mesi per quella semplice. Per la CEDU quindi non vi è alcuna violazione dell’articolo 8 Cedu visto che il rifiuto non è sproporzionato né vi è alcuna discriminazione rispetto ad altri figli nati all’estero da entrambi i genitori biologici per i quali è prevista detta trascrizione integrale. Sul tema Foulon e Bouvet c. Francia nella rassegna del 22/7/16 e Menneson e Labasse c. Francia del 26/6/14. SEZ. II KAVALA comma TURCHIA 10 DICEMBRE 2019, RIC.28749/18 LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E DI RIUNIONE TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DIRITTO ALLA LIBERTÀ ED ALLA SICUREZZA. Arrestare chi chiede la tutela dei diritti umani è un’illecita restrizione degli stessi. È un ricco uomo d’affari ed attivista nel campo dei diritti civili che ha fondato varie ONG per promuovere la tutela dei diritti fondamentali. Per questo motivo è stato accusato di cercare di sovvertire l’ordine costituzionale con la forza e la violenza e di voler rovesciare il Governo. Violati gli artt. 5 e 18 limiti alle restrizioni dei diritti Cedu la CEDU ha invitato la Turchia al rilascio immediato del ricorrente dato che la sua detenzione costituiva una palese ritorsione nei confronti della sua attività per la tutela dei diritti. Infatti i fatti su cui asseritamente si fondava la sua detenzione non costituiscono assolutamente un reato e, anzi, rientrano nelle manifestazioni pacifiche tutelate ex artt. 10 e 11 Cedu. Lo Stato non ha fornito alcuna prova che potesse ragionevolmente avvalorare i sospetti su cui si fondava l’accusa e la detenzione non avevano alcun fondamento e contrastavano con l’ordinamento interno avendo l’unico fine di ridurlo al silenzio e tutto ciò costituisce un illecito uso delle restrizioni dei diritti. Inoltre è stigmatizzata l’eccessiva durata della procedura costituzionale che aveva confermato la validità della misura restrittiva. Sul tema Aliyev c.Azerbaïdjan nella reassegna del 21/9/18 sulle norme del COE e dell’ONU che regolano la materia , Mehmet Hasan Altan c. Turchia del 20/3/18 e Labita c.Italia [GC] del 2000. SEZ. V ABIL comma AZERBAIDJAN numero 2 5 DICEMBRE 2019, RIcomma 8513/11 TUTELA DEI DIRITTI ELETTORALI LIBERE ELEZIONI ILLECITA ESCLUSIONE DI UN CANDIDATO. Escludere dalle elezioni un candidato sabotato dagli avversari viola la Cedu. Prima che iniziasse il periodo di campagna elettorale, per le elezioni amministrative, alcuni che si dichiaravano simpatizzanti del ricorrente affissero dei manifesti asseritamente a suo favore, ma che in realtà avevano il fine di screditarlo. Per tale ragione le Commissioni elettorali locale e centrale lo esclusero dalle elezioni, decisione confermata dalle Corti interne di ogni ordine e grado. A seguito di ciò fu perquisito anche l’ufficio del suo legale e gli furono sequestrati diversi dossier anche estranei alla vicenda. Violato l’articolo 3 protocollo 1 Cedu diritto a libere elezioni la procedura per escluderlo dalle elezioni non offriva adeguate garanzie e sia le autorità delle commissioni elettorali che i tribunali non hanno tenuto in debita considerazioni le argomentazioni del ricorrente su come questi manifesti lo avessero screditato né analizzato adeguatamente le prove contro di lui tra i testi risultava una persona che asseriva di essere stato contattato da un’altra dello staff del ricorrente, ma che assolutamente non figurava tra i suoi dipendenti . Infine lo Stato è venuto meno ai suoi doveri ex articolo 34 Cedu diritto ad un ricorso individuale . Sul tema Aliyev v. Azerbaidjan nella rassegna del 21/9/18 e Paunović andMilivojević c. Serbia del 24/5/16.