RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

CONSIGLIO DI STATO, SEZIONE II SENTENZA 28 FEBBRAIO 2020, N. 1460 EDILIZIA PRIVATA.MODIFICA DESTINAZIONE D’USO DEL DEPOSITO. I requisiti edilizi dell’immobile preesistente. Se è evidente che in forza della regola generale del tempus regit actum le norme regolamentari non possono riferirsi ad interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, lo stesso non può valere per la modifica di destinazione d’uso che, dando luogo sostanzialmente ad una nuova unità commerciale in luogo di un deposito, non può che sottostare ai requisiti minimi individuati allo scopo. Se, infatti, è comprensibile si sia inteso salvaguardare la rete commerciale storica”, legittimandone il mantenimento nello status compatibile con il contesto urbano nel quale ha avuto origine lo stesso non può valere per un insediamento ex novo, quale un preesistente deposito”. CONSIGLIO DI STATO, SEZIONE IV SENTENZA 27 FEBBRAIO 2020, N. 1437 PROCEDIMENTO SUAP. DANNO DA RITARDO. L’indispensabile presupposto di un provvedimento favorevole. L’espresso riferimento al danno ingiusto” – contenuto nell’art. 2 bis l. n. 241 del 1990 così come nel secondo comma dell’art. 30, secondo cui può essere chiesta la condanna al risarcimento del danno ingiusto derivante dall’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa o dal mancato esercizio di quella obbligatoria” – induce a ritenere che per poter riconoscere la tutela risarcitoria in tali fattispecie, come in quelle in cui la lesione nasce da un provvedimento espresso, non possa in alcun caso prescindersi dalla spettanza di un bene della vita, atteso che è soltanto la lesione di quest’ultimo che qualifica in termini di ingiustizia il danno derivante tanto dal provvedimento illegittimo e colpevole dell’amministrazione quanto dalla sua colpevole inerzia e lo rende risarcibile. L’ingiustizia del danno e, quindi, la sua risarcibilità per il ritardo dell’azione amministrativa, pertanto, è configurabile solo ove il provvedimento favorevole sia stata adottato, sia pure in ritardo, dall’autorità competente, ovvero avrebbe dovuto essere adottato, sulla base di un giudizio prognostico effettuabile sia in caso di adozione di un provvedimento negativo sia in caso di inerzia reiterata, in esito al procedimento. CONSIGLIO DI STATO, SEZIONE IV SENTENZA 25 FEBBRAIO 2020, N. 1397 PROCEDIMENTO DISCIPLINARE. DESTITUZIONE. Inammissibile l’abuso di alcool da parte di un componente le forze dell’ordine. Legittima la destituzione, quale massima sanzione disciplinare inflitta al poliziotto alcolista se la condotta dello stesso è sintomatica di una sua insofferenza soprattutto verso l’adempimento dei doveri connessi al suo status di appartenente all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, tale da non poter più giustificare la sua permanenza in servizio. Nello specifico, era stato fatto uso di sostanze alcoliche in quantità tale da assumere un evidente stato di alterazione psicofisica tale da importunare altri avventori sia all’interno che all’esterno del locale. Inammissibile pertanto un comportamento proclive alla reiterazione degli illeciti e volto a infrangere i canoni di correttezza deontologica e professionale cui devono attenersi gli appartenenti alla Polizia di Stato. CONSIGLIO DI STATO, SEZIONE V SENTENZA 24 FEBBRAIO 2020, N. 1374 AFFISSIONI PUBBLICITARIE. REGIME CONCESSORIO. La procedura di gara e le libertà costituzionali. E’ legittima la previsione di una procedura competitiva a evidenza pubblica per la concessione degli spazi pubblici da utilizzare per la collocazione di impianti pubblicitari per affissione commerciale da parte di operatori economici privati. La limitatezza degli spazi disponibili, legittima la concessione tramite gara degli spazi, con la conseguenza che la concessione dell’uso di un’area pubblica non contraddice il principio costituzionale di libera iniziativa economica, ma anzi ne consente la piena attuazione, dal momento in cui permette a nuovi operatori l’ingresso in un mercato che resterebbe altrimenti riservato a quanti hanno conseguito in passato le autorizzazioni all’uso degli spazi più remunerativi.