RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

CONSIGLIO DI STATO, SEZ V SENTENZA 11 OTTOBRE 2019, N. 6916 CONCESSIONE SUOLO PUBBLICO. La difficile comparazione tra interessi privati e pubblici. Nel caso dei centri abitati, la regolamentazione mista della sosta, con alternanza, cioè, di aree di sosta a pagamento cc.dd. strisce blu con aree di sosta libera cc.dd. strisce bianche – imposta, peraltro, in via generale, dall’art. 7, comma 8, del codice della strada – vale a contemperare l’interesse di chi vi accede per ragioni di svago o di lavoro con quello dei residenti a poter lasciare gratuitamente in sosta il proprio veicolo, considerato che anche i permessi di sosta nelle strisce blu rilasciati ai residenti normalmente prevedono il pagamento di una tariffa annuale. Nei centri storici delle grandi città, a rischio di svuotamento per la pressione antropica che incide sulla qualità della vita, mantenere aree di sosta libera è, dunque, essenziale per garantire la primarietà dell’interesse generale all’effettiva residenzialità degli stessi. Alle amministrazioni comunali, pertanto, compete la scelta dei limiti consentiti l’occupazione di suolo pubblico a privati per fini di proprio interesse quale il posizionamento di sedie e tavolini davanti al bar e definire, così, il rapporto tra la quantità di aree a sosta a pagamento e aree a sosta libera. CONSIGLIO DI STATO, SEZ V SENTENZA 8 OTTOBRE 2019, N. 6793 APPALTO DI LAVORI. OFFERTA DI GARA. La distinzione tra varianti non consentite e miglioramenti ammessi rispetto ai progetti posti a base di gara. In sede di gara d'appalto e allorquando il sistema di selezione delle offerte sia basato sul criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, le soluzioni migliorative si differenziano dalle varianti perché le prime possono liberamente esplicarsi in tutti gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni sulla base del progetto posto a base di gara ed oggetto di valutazione delle offerte dal punto di vista tecnico, rimanendo comunque preclusa la modificabilità delle caratteristiche progettuali già stabilite dall'Amministrazione, mentre le seconde si sostanziano in modifiche del progetto dal punto di vista tipologico, strutturale e funzionale, per la cui ammissibilità è necessaria una previa manifestazione di volontà della stazione appaltante, mediante preventiva autorizzazione contenuta nel bando di gara e l'individuazione dei relativi requisiti minimi che segnano i limiti entro i quali l'opera proposta dal concorrente costituisce un aliud rispetto a quella prefigurata dalla Pubblica Amministrazione, pur tuttavia consentito. CONSIGLIO DI STATO, SEZ II SENTENZA 8 OTTOBRE 2019, N. 6771 EDILIZIA PRIVATA. VINCOLO CIMITERIALE. Le deroghe ammesse non riguardano il privato. Un cimitero, per quanto non più attivo ovvero in disuso, non per questo perde le sue proprie connotazioni, permanendo quanto meno quelle legate alla persistenza sepoltura in esso delle tumulazioni già avvenute nel tempo. Con la conseguenza che, pur non essendo un cimitero ancora attivo, il relativo vincolo non viene meno. La riduzione del limite metrico del vincolo cimiteriale consentito dalla lege non vale affatto a determinare – in loco ed a favore di privati – una simmetrica espansione metrica della superficie a disposizione dell’edilizia privata ovvero il che è concettualmente connesso a disposizione di procedure di sanatoria di edificazioni già realizzate sine titulo. CONSIGLIO DI STATO, SEZ IV SENTENZA 7 OTTOBRE 2019, N. 6737 STRUMENTI URBANISTICI. EDILIZIA PRIVATA. L’utilità del piano particolareggiato. La realizzazione di un nuovo edificio in un’area per la quale lo strumento urbanistico prevede la previa realizzazione di un piano particolareggiato non può prescindere dal considerare che se anche la sua dotazione di opere di urbanizzazione primaria è da ritenersi completa, quella delle opere secondarie, che, per alcune di esse, si limita a rispondere ai minimi di legge, potrebbe essere incrementata mediante l’apporto di un’ulteriore pianificazione Piano Particolareggiato , prioritariamente rispondendo all’esigenza di parcheggi e spazi verdi di quartiere. Tali circostanze inducono, pertanto, ad escludere che rispetto ad un lotto intercluso risulti del tutto superflua o inutile una pianificazione di dettaglio. In tal senso gioca un ruolo fondamentale l’esigenza di addivenire ad una coerente armonizzazione dell’intervento con il preesistente aggregato urbano, particolarmente necessaria in ragione della natura dell’edificio progettato nel caso specifico residence a destinazione turistica e del contesto in cui si sarebbe andato ad inserire centro storico cittadino .