RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

CONSIGLIO DI STATO, SEZ. VI SENTENZA 27 GIUGNO 2019, N. 4428 EDILIZIA PRIVATA. SCIA. AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA. La necessaria dialettica tra Comune e privato quando la Soprintendenza è inadempiente. In assenza del preventivo rilascio, ai sensi dell'art. n. 146 del d.lgs n. 42/02, dell'autorizzazione paesaggistica non si producono gli effetti giuridici della SCIA. Tuttavia sebbene l’art. 17- bis l. 241/90 trovi applicazione nei rapporti fra organi o enti pubblici, nondimeno il Comune, trascorsi infruttuosamente 60 giorni dalla richiesta del parere alla Soprintendenza, avrebbe dovuto verificare la compatibilità paesaggistica degli interventi, ed attivare il procedimento in contraddittorio con la parte per l’accertamento della concreta entità delle singole opere edilizie ritenute in grado di incidere negativamente sull’assetto urbanistico, nonché per verificare l’effettiva compromissione del paesaggio. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. IV SENTENZA 25 GIUGNO 2019, N. 4354 AREA DI SERVIZIO. TERMINI IMPUGNATIVA. La decorrenza dei termini parte dalla concessione suolo pubblico. Con riguardo alla concessione suolo pubblico ed il permesso a costruire, pur trattandosi di provvedimenti resi al termine di procedimenti amministrativi collegati, la concessione di suolo pubblico per la realizzazione di uno svincolo di accesso alla stazione di servizio ed il permesso di costruire mantengono una reciproca autonomia in quanto finalizzati a presidiare interessi pubblici distinti il primo quello alla sicurezza della circolazione stradale, il secondo quello allo sviluppo ordinato del territorio e pertanto veicolano profili di possibile lesività che restano distinti e possono manifestarsi in momenti diversi. Ma è la concessione di suolo pubblico che consente l’apertura della stazione di servizio da un lato rendendo possibile l’accesso al sedime dalla sede stradale e dall’altro verificando che ciò avvenga nel rispetto delle norme di sicurezza relative alla circolazione stradale. Con il suo rilascio pertanto il pregiudizio alle attività concorrenti limitrofe diviene attuale perché diviene effettiva la possibilità di apertura dell’impianto, sebbene nel concorso di ulteriori titoli autorizzatori tra cui il permesso di costruire. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. VI SENTENZA 25 GIUGNO 2019, N. 4335 TUTELA DELLA CONCORRENZA. CAPACITA’ CONTRIBUTIVA. La proporzionalità delle sanzioni dell’Antitrust. Il principio di proporzionalità trova espresso riconoscimento nell’art. 49 della Carta dei diritti fondamentali ed esige che gli atti dell’amministrazione non superino i limiti di ciò che è idoneo e necessario al conseguimento degli scopi legittimamente perseguiti dalla normativa di riferimento, fermo restando che, qualora sia possibile una scelta tra più misure appropriate, si deve ricorrere a quella meno restrittiva e che gli inconvenienti causati non devono essere sproporzionati rispetto agli scopi perseguiti. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V SENTENZA 19 GIUGNO 2019, N. 4187 LICENZA TAXI. REQUISITI MORALI. Patteggiamento. Sospensione condizionale della pena, estinzione del reato e riabilitazione i chiarimenti della Sezione. E’ soltanto la riabilitazione ad attestare in modo sicuro il riacquistato possesso dei requisiti morali da parte del condannato, perché, a differenza della sospensione condizionale della pena, opera sulla base di una valutazione ex post della sua condotta e, a differenza dell’estinzione della pena, postula una specifica pronuncia costitutiva e non meramente dichiarativa fondata sulla verifica di prove effettive e costanti di buona condotta. Il rapporto fra le tre misure è inteso dalla giurisprudenza in termini di compatibilità e differenza di effetti, essendo ritenuto che la persona condannata con pena condizionalmente sospesa ha interesse ad ottenere la riabilitazione, anche quando il reato risulti estinto per il compiuto decorso del termine previsto dalla legge, in quanto essa comporta vantaggi ulteriori rispetto a quelli prodotti dall'estinzione ex art. 167 c.p.