RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

CONSIGLIO DI STATO, SEZ. IV SENTENZA 12 APRILE 2019, N. 2382 EDILIZIA PRIVATA CONTRIBUTO STRAORDINARIO. Varianti urbanistiche onerose e procedimento semplificato tramite SUAP. Al rilascio del permesso di costruire, intervenuto in seguito all’approvazione della variante urbanistica SUAP, trova sempre applicazione l’obbligo di pagamento del contributo straordinario generato dal maggior valore dell’area. L’art. 16, comma 4, lett. d ter , d.P.R. n. 380/2001, invero, trova applicazione indistintamente per tutti i procedimenti che comportano un maggior valore generato dall’area da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, non facendo eccezione quello tenuto mediante attivazione del procedimento SUAP disciplinato dal decreto 160/2010. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. III SENTENZA 10 APRILE 2019, N. 2359 PORTO D’ARMI DINIEGO. Reminiscenze fasciste ed ufficiali dell’esercito. Legittimo il diniego al porto d’armi per uso personale opposto dalla Prefettura di Genova al militare la cui arma in dotazione non riteneva sufficiente per la sua sicurezza. La richiesta era stata motivata con il sentirsi in pericolo a seguito delle informative ricevute dalle forze armate che richiamavano l’attenzione sui rischi di attacchi al personale militare in divisa e in borghese. Il Collegio ha rilevato che l’art. 75, comma 4, del regolamento al TULPS il quale prevede che agli ufficiali in servizio attivo permanente delle forze armate dello Stato che ne facciano domanda può essere concessa licenza gratuita di porto, di rivoltella o pistola quando vestano l'abito civile, è disposizione in origine quasi interamente dettata a favore degli appartenenti alla disciolta milizia fascista. Ma tale disposizione, oggi, non può essere interpretata nel senso di stabilire una disciplina avulsa dal contesto normativo generale che presiede al rilascio del titolo autorizzatorio di p.s Con la conseguenza che devono sussistere reali e concrete motivazioni. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V SENTENZA 9 APRILE 2019, N. 2327 OBIEZIONE DI COSCIENZA. Diniego concessione spazi affissione manifesti. Legittimo il provvedimento comunale che nega all’Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti la possibilità di affissione dei manifesti per la campagna Non affidarti al caso”, in tema di obiezione di coscienza in ambito sanitario. Ciò in quanto il diniego è stato opposto per violazione delle norme vigenti in riferimento alla protezione della coscienza individuale e per la tutela dovuta ad ogni confessione religiosa e a chi la professa. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. III SENTENZA 9 APRILE 2019, N. 2324 INTERDITTIVA ANTIMAFIA. La strumentalità della variazione societaria. La variazione della compagine sociale, con la fuoriuscita del socio colluso con la criminalità organizzata, non fa venir meno i presupposti per l’interdittiva antimafia se il socio rimasto ha comunque mantenuto nel tempo rapporti costanti con il socio originario. Il venir meno delle circostanze rilevanti” di cui all’art. 91, comma 5, d.lgs. n. 159/2011, non dipende, infatti, dal mero trascorrere del tempo, in sé, ma dal sopraggiungere di obiettivi elementi diversi o contrari che ne facciano venir meno la portata sintomatica o perché ne controbilanciano, smentiscono e in ogni caso superano la valenza sintomatica, o perché rendono remoto, e certamente non più attuale, il pericolo . Sul piano letterale, in sostanza, la clausola rebus sic stantibus prevista dall’art. 86, comma 2, del suddetto d.lgs. 159/2011 comporta che in caso di sopravvenienza di fatti favorevoli all’imprenditore ad es. in relazione ai casi di modificazioni degli assetti societari e gestionali dell’impresa, in ipotesi capaci di modificare la valutazione alla base dell’informativa l’Amministrazione verifichi nuovamente se persistano ragioni di sicurezza e di ordine pubblico tali da prevalere sull’iniziativa e sulla libertà di impresa del soggetto inciso.