RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO

SEZ. IV 29 GENNAIO 2014, N. 461 ACCESSO – COMPITI DELLA P.A. Il locatore può accedere alle dichiarazioni fiscali del conduttore moroso. L’art. 22 della L. n. 241/1990 subordina l’accessibilità del documento amministrativo ad un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso. L’interesse diretto, concreto ed attuale è dunque riferito al documento del quale si chiede l’ostensione la corrispondenza” è da intendersi invece quale nesso di strumentalità o anche semplicemente connessione con una situazione giuridica che l’ordinamento protegge attraverso la concessione di strumenti di tutela non importa se essi siano giurisdizionali od amministrativi . In materia di diritto di accesso, l’Amministrazione a cui viene rivolta la domanda di accesso deve limitarsi a valutare il collegamento” della situazione giuridica da tutelare, con il documento del quale è richiesta l’ostensione. L’amministrazione deve dunque consentire l’accesso se il documento contiene notizie e dati che, secondo quanto esposto dall’istante, nonché alla luce di un esame oggettivo, attengono alla situazione giuridica tutelata ad esempio, la fondano, la integrano, la rafforzano o semplicemente la citano o con essa interferiscono in quanto la ledono, ne diminuiscono gli effetti, o ancora documentano parametri, criteri e giudizi, rilevanti al fine di individuare il metro di valutazione utilizzato in procedure concorsuali. Accertato il collegamento, ogni altra indagine sull’utilità ed efficacia in chiave difensiva del documento, od ancora, sull’ammissibilità o tempestività della domanda di tutela prospettata, è sicuramente ultronea. Così com’è ultronea l’indagine sulla natura degli strumenti di tutela disponibili, poiché essi possono essere giurisdizionali, ma anche amministrativi, e finanche di natura non rimediale come potrebbe essere semplicemente la costruttiva partecipazione ad un procedimento amministrativo, ad ex art. 10 bis l. 241/90 o sollecitatoria ad es. la richiesta di annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo . Una volta accertato il collegamento, l’amministrazione deve parimenti accertare se l’interesse sia diretto, concreto ed attuale ciò significa che l’istante dev’essere il portatore della posizione giuridica soggettiva tutelata o, ovviamente un suo rappresentante , che l’esigenza di tutela non dev’essere astratta o meramente ipotetica, ed ancora, che vi siano riflessi attuali del documento sulla posizione giuridica tutelata l’interesse non deve cioè essere Nel caso in cui un soggetto privato abbia locato un proprio appartamento ad una società e, poi, quest’ultima versi in stato di morosità, sussiste il diritto del proprietario di accedere alle dichiarazioni fiscali depositate dalla società conduttrice presso l’Agenzia delle Entrate. SEZ. III 23 GENNAIO 2014, N. 350 CONFERENZA DI SERVIZI – DECISORIA – EFFETTI DEL DISSENSO ESPRESSO NELLA. Conferenza di servizi i caratteri del dissenso validamente espresso”. Il dissenso, per essere validamente espresso all’interno della conferenza dei servizi, ai sensi dell’art. 14-ter della l. 241/1990, deve essere sorretto, tra l’altro, da una congrua motivazione e contenere, altresì, la critica construens , volta cioè ad indicare le modifiche progettuali necessarie per ottenere il superamento del dissenso stesso. Il dissenso di un’Amministrazione che partecipa alla conferenza dei servizi, deve rispondere ai principi di imparzialità e di buon andamento dell’azione amministrativa, predicato dall’art. 97 Cost., non potendo limitarsi ad una mera opposizione al progetto in esame ma dovendo essere costruttivo e motivato. SEZ. III 23 GENNAIO 2014, N. 348 CONTRATTI PUBBLICI – CONTRATTI PUBBLICI RELATIVI A LAVORI, SERVIZI E FORNITURE NEI SETTORI ORDINARI – TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE DI INVITO E DELLE OFFERTE E LORO CONTENUTO. Gare pubbliche le imprese concorrenti devono indicare i costi di sicurezza nelle offerte di gara. Con la sentenza in commento, il Consiglio di Stato chiarisce che la mancata indicazione dei costi di sicurezza nelle offerte di gara costituisce causa di esclusione delle relative offerte, posto che le norme in materia di oneri per la sicurezza hanno valore cogente ed immediatamente precettivo. SEZ. V 17 GENNAIO 2014, N. 202 PRINCIPI DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA – PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ – PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ E NON AGGRAVAMENTO NEI PROCEDIMENTI DI SELEZIONE E QUALIFICAZIONE. Sulla regola dell’anonimato nelle prove scritte per i pubblici concorsi. La regola dell’anonimato nelle prove scritte per i pubblici concorsi è posta a garanzia del superiore principio di imparzialità dell’azione amministrativa. Sono due gli elementi da cui eventualmente evincere la violazione della suddetta regola l’idoneità del segno di riconoscimento ed il suo utilizzo intenzionale. Quanto alla prima delle due condizioni l’idoneità del segno di riconoscimento , ciò che rileva non è tanto l'identificabilità dell'autore dell'elaborato attraverso un segno a lui personalmente riferibile, quanto piuttosto l'astratta idoneità del segno a fungere da elemento di identificazione, e ciò ricorre quando la particolarità riscontrata assuma un carattere oggettivamente e incontestabilmente anomalo rispetto alle ordinarie modalità di estrinsecazione del pensiero e di elaborazione dello stesso in forma scritta, in tal caso a nulla rilevando che in concreto la Commissione o singoli componenti di essa siano stati o meno in condizione di riconoscere effettivamente l'autore dell'elaborato. Quanto alla seconda delle due condizioni, invece, è da escludere un automatismo tra astratta possibilità di riconoscimento e violazione della regola dell’anonimato, dovendo emergere elementi atti a provare in modo inequivoco l'intenzionalità del concorrente di rendere riconoscibile il proprio elaborato.