RASSEGNA DEL CONSIGLIO DI STATO di Carlo Vantaggiato

di Carlo Vantaggiato SEZ. IV 25 MAGGIO 2011, N. 3135 PROCESSO AMMINISTRATIVO DI PRIMO GRADO. Istruttoria. Il sistema probatorio nel processo amministrativo, soprattutto quando i mezzi di prova risultino nella disponibilità esclusiva dell'amministrazione intimata in giudizio, è retto, più che dallo stretto principio dispositivo, dal principio dispositivo con metodo acquisitivo degli elementi di prova da parte del giudice ne deriva che, in detto processo, in mancanza di una prova compiuta a fondamento delle sue pretese, il ricorrente deve avanzare almeno un principio di prova, perché il giudice possa esercitare i propri poteri istruttori. SEZ. V 23 MAGGIO 2011, N. 3083 PROCESSO AMMINISTRATIVO DI PRIMO GRADO. Spese di lite. L'art. 26, comma 2, c.p.a. Il giudice, nel pronunciare sulle spese, può altresì condannare, anche d'ufficio, la parte soccombente al pagamento in favore dell'altra parte di una somma di denaro equitativamente determinata, quando la decisione è fondata su ragioni manifeste o orientamenti giurisprudenziali consolidati non riguarda le spese di lite quantificate con la condanna alle spese secondo la logica propria delle disposizioni sancite dagli artt. 91 e 92 c.p.c. non riguarda la responsabilità da lite temeraria tipizzata dai commi 1 e 2 dell'art. 96 c.p.c. non riguarda la pretesa sostanziale sulla quale statuisce il contenuto dispositivo della sentenza non è configurabile quale sanzione pubblica. La liquidazione della somma è affidata all'equità, qui intesa nel tradizionale significato di criterio di valutazione giudiziario correttivo o integrativo, teso al contemperamento, nella logica del caso concreto, dei contrapposti interessi rilevanti secondo la coscienza sociale. Sez. VI 20 MAGGIO 2011, N. 3014 GIURISDIZIONE. Procedure concorsuali - Pubblico impiego. Esula dalla giurisdizione amministrativa in materia di procedure concorsuali, rientrando nella giurisdizione ordinaria, un ricorso con il quale si intende in via principale di far valere la pretesa del ricorrente di essere assunto in base alla graduatoria di un concorso già espletato in tal caso, infatti, la questione non attiene alla procedura concorsuale - che si conclude con l'approvazione della graduatoria - ma ad un momento successivo, che è quello dell'assunzione, sulla base della graduatoria concorsuale. SEZ. V 12 MAGGIO 2011, N. 2817 RISARCIMENTO DEL DANNO. Rapporto con la pregiudiziale. Ai fini dell'applicazione del combinato disposto di cui all'art. 34, comma 3, e 30, comma 5, c.p.a. secondo cui, rispettivamente, quando, nel corso del giudizio, l'annullamento del provvedimento impugnato non risulta più utile per il ricorrente, il giudice accerta l'illegittimità dell'atto se sussiste l'interesse ai fini risarcitori e quando sia stata proposta azione di annullamento, la domanda risarcitoria può essere formulata anche sino a centoventi giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza , non è necessaria una specifica istanza dell'interessato affinché il g.a. accerti l'illegittimità dell'atto in tal senso, infatti, milita innanzitutto, l'argomento testuale, atteso che la norma dispone che in presenza dei presupposti dalla stessa predefiniti il giudice accerta l'illegittimità dell'atto , impiegando una locuzione vincolante, e, in secondo luogo, l'accertamento dell'illegittimità dell'atto impugnato è contenuto nel petitum di annullamento come un presupposto necessario.