RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

QUARTA SEZIONE 27 GIUGNO 2019, N. 28102/2019 RICORRENTE H. REATO. Lesioni colpose Responsabilità medica Decorrenza del termine per proporre querela. il termine per proporre la querela per il reato di lesioni colpose determinate da responsabilità del sanitario inizia a decorrere non già dal momento in cui la persona offesa ha avuto consapevolezza della patologia contratta bensì da quello, eventualmente successivo, in cui il soggetto passivo sia venuto a conoscenza della possibilità che sulla menzionata patologia abbiano influito errori diagnostici o terapeutici dei sanitari che l'hanno curata. Conforme. Quarta Sezione, n. 17592/10, CED 247096 QUARTA SEZIONE 27 GIUGNO 2019, N. 28086/2019 RICORRENTE P.C. in proc. D. REATO. Omicidio e lesioni colpose per responsabilità medica Causa di non punibilità ex art. 590 sexies c.p. Norma più favorevole. Il secondo comma dell' art. 590 sexies cod. pen., introdotto dalla legge 8 marzo 2017, n. 24 c.d. legge Gelli-Bianco , è norma più favorevole rispetto all'art. 3, comma 1, d.l. 13 settembre 2012, n. 158, in quanto prevede una causa di non punibilità dell'esercente la pro fessione sanitaria collocata al di fuori dell'area di operatività della colpevolezza, operante nel solo caso di imperizia e indipendentemente dal grado della colpa, essendo compatibile il rispetto delle linee guida e delle buone pratiche con la condotta anche gravemente imperita nell'applicazione delle stesse La pronunzia peraltro ha ritenuto inapplicabile al caso concreto la causa di non punibilità, essendo la colpa dell'agente connotata anche da imprudenza e negligenza. Il principio affermato è conforme a Quarta Sezione, n. 50078/17, CED 270985, ma in contrasto con l'indirizzo dominante della Corte tra cui Quarta Sezione n. 28102/19 depositata in pari data che si è conformata a Sezioni Unite n. 8770/18, CED 272174, secondo cui l'ipotesi di non punibilità di cui al comma 2 dell’art. 590-sexies c.p. non è mai applicabile alle ipotesi di colpa grave da imperizia nella fase attuativa delle raccomandazioni previste dalle stesse. Con il che, secondo il Supremo Consesso, il nuovo art. 590-sexies c.p. non è mai più favorevole dell’abrogato art. 3, co. 1 della legge n. 189 del 2012, che pertanto continuerà ad applicarsi a tutti i reati commessi sino alla data di entrata in vigore della legge n. 24/2017. SECONDA SEZIONE 25 GIUGNO 2019, N. 27935/2019 RICORRENTE P.M. in proc. B. ATTI DEL GIUDICE. Atto abnorme Declaratoria di nullità dell'avviso di conclusione indagini per asserito vizio della notifica effettuata ex art. 161 comma 4 c.p.p. E' abnorme il provvedimento con cui il giudice del dibattimento dichiara la nullità dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari senza indicare, se non in modo confuso e generico, l'esistenza di una causa di invalidità dell'atto che renda necessaria la sua rinnovazione. Atteso che il giudice non ha il potere di disporre la regressione del procedimento ove non individui con certezza l'esistenza di una invalidità ad effetto regressivo. La pronunzia, evidenzia altresì l'errore giuridico in cui era incorso il giudice nel ritenere viziata la notifica effettuata ex art. 161 co. 4 c.p.p. presso il difensore che non aveva accettato la nomina come domiciliatario. Invero -ritiene la Corte in presenza di un difensore indicato come domiciliatario che non presti l'assenso alla ricezione delle notifiche per conto dell'imputato ed in assenza di una manifestazione di volontà dell'imputato di eleggere o dichiarare domicilio altrove, qualora non si ritenesse possibile accedere alla procedura di cui all'art. 161, comma 4, cod. proc. pen. il procedimento entrerebbe come nel caso in esame in una situazione di stallo. Conforme alla massima, Prima Sezione, n. 39850/18, CED 273865 QUARTA SEZIONE 25 GIUGNO 2019, N. 27897/2019 RICORRENTE V. RITI ALTERNATIVI. Patteggiamento Intervenuta depenalizzazione di reato satellite Travolge l'intero provvedimento. La sopravvenuta abolitio criminis su alcune delle fattispecie che abbiano formato oggetto della sentenza di applicazione della pena su richiesta comporta che tale patto debba essere sciolto non potendo superare indenne, nella sua globalità, il vaglio del giudice di legittimità. In caso di patteggiamento per una pluralità di reati, qualora nel corso del giudizio il reato base o una delle violazioni satellite vengano depenalizzati, il venir meno di uno dei termini essenziali del contenuto dell'accordo che ha portato al patteggiamento travolge l'intero provvedimento e impone l'annullamento della sentenza per una nuova valutazione delle parti, poiché l'abolizione incide in modo significativo in ordine sia alla determinazione dell'aumento in continuazione, che alla valutazione complessiva della condotta contestata. Conforme, tra le altre, Seconda Sezione, n. 40259/17, CED 271035 SESTA SEZIONE 25 GIUGNO 2019, N. 27870/2019 RICORRENTE M. ed altro PROVA DICHIARATIVA. Persone da sentire sin dall'inizio con le garanzie difensive Violazione Inutilizzabilità assoluta Presupposti. L'inutilizzabilità assoluta, ai sensi dell'alt. 63, comma 2, cod. proc. pen., delle dichiarazioni rese da soggetti che, sin dall'inizio, avrebbero dovuto essere sentiti in qualità di persone sottoposte alle indagini o di imputati, richiede che a carico di questi si appalesi l'originaria esistenza di precisi, anche se non gravi, indizi di reità, che non possono automaticamente farsi derivare dal solo fatto che i dichiaranti risultino essere stati in qualche modo coinvolti in vicende potenzialmente suscettibili di dar luogo alla formulazione di addebiti penali a loro carico. In assenza di indici formali, come l'iscrizione, cui ancorare la definizione dello statuto di prova testimoniale da riferire al dichiarante, diventa centrale la valutazione giudiziale sulle emergenze processuali ritenute indicative del coinvolgimento nel fatto per cui si procede di chi dichiara. Conforme Quarta Sezione, n. 786/18, CED 273926, sulla scorta di Sezioni Unite n. 23868/09, CED 243416. A tale indirizzo si contrappone quello 'formalista', a mente del quale la qualità di indagato non può essere stabilita dal giudice in via presuntiva, andando invece desunta dall'iscrizione nell'apposito registro a seguito di specifica iniziativa posta in essere dal pubblico ministero o da un fatto investigativo, come l'arresto o il fermo, che qualifichi di per sé il soggetto come persona sottoposta ad indagini cfr., per tutte, Seconda Sezione, n. 6026/16, CED 266254