RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

PRIMA SEZIONE 2 FEBBRAIO 2018, N. 5146/2018 RICORRENTE P.G. in proc. L. ESECUZIONE. Giudice dell'esecuzione – Competenza Annullamento con rinvio E' sempre competente il giudice di rinvio. La norma di cui all'art. 665, comma 3, c.p.p., laddove stabilisce che quando è stato pronunciato l'annullamento con rinvio è competente il giudice di rinvio , opera anche nel caso in cui l'annullamento sia stato soggettivamente parziale e l'esecuzione riguardi soggetto nei cui confronti non sia stato pronunciato l'annullamento della sentenza in particolare la competenza del giudice di rinvio sussiste sia nel caso in cui il relativo giudizio non sia stato ancora celebrato, sia nel caso in cui la sentenza emessa sia stata, a sua volta, annullata con rinvio, a prescindere quindi dalle vicende successive al primo giudizio di rinvio. Nella motivazione si chiarisce che la suddetta disposizione è coerente con il principio di unicità del giudice dell'esecuzione, perché consente di individuare con certezza il giudice dell'esecuzione per tutti i coimputati nel medesimo processo, a prescindere dall'esito del rapporto processuale di ciascun imputato, dettando un criterio definitivo, insensibile rispetto all'esito del giudizio di rinvio. Precedente sostanzialmente conforme, Prima Sezione, n. 27843/15, CED 264617. TERZA SEZIONE 1 FEBBRAIO 2018, N. 4744/2018 RICORRENTE M. PROVE. Videoriprese di comportamenti non comunicativi in ambiente lavorativo Violazione di divieto probatorio – Esclusione Prove atipiche Sono tali. Le videoregistrazioni effettuate dalla vittima di violenza sessuale all'interno del domicilio lavorativo dell'imputato, non rientrante nella nozione di domicilio privato, di comportamenti non aventi contenuto comunicativo, non sono affette da inutilizzabilità patologica per violazione del divieto probatorio di cui all'art. 14 Cost. Esse costituiscono prove atipiche ai sensi dell'art. 189 cod. proc. pen., con conseguente inapplicabilità della disciplina sulle intercettazioni. La pronunzia richiama la sentenza con cui le Sez. Un., n. 31345/17, CED 27076 hanno affermato ai fini della configurabilità del delitto previsto dall'art. 624-bis c.p. Furto in abitazione , ma con valenza di carattere generale che i luoghi di lavoro non rientrano nella nozione di privata dimora, salvo che il fatto sia avvenuto all'interno di un'area riservata alla sfera privata della persona offesa. PRIMA SEZIONE 1 FEBBRAIO 2018, N. 4963/2018 RICORRENTE U. IMPUGNAZIONI. Appello Reformatio in peius di una sentenza di assoluzione Rinnovazione dell'istruttoria – Obbligo Limiti. Il giudice d’appello che ritiene di condannare l’imputato in base ad una valutazione diversa della prova dichiarativa deve rinnovare l’istruttoria dibattimentale. La rinnovazione, peraltro, risulta indispensabile soltanto nel caso di valutazione differente , e non di mero travisamento , della prova dichiarativa. La Corte d'appello potrà così prescindere dall'interlocuzione diretta con la fonte di prova in tutti i casi in cui riscontri che il primo giudice di merito sia pervenuto all'assoluzione incorrendo in errore nell'estrazione dell'informazione dal contributo narrativo traendovi un fatto inesistente o palesemente diverso da quello riferito dal teste ad esempio, nero per bianco mentre dovrà procedere alla rinnovazione della prova dichiarativa là dove il diverso epilogo decisorio scaturisca da una differente valutazione o interpretazione del dato conoscitivo. La pronunzia non si limita a dare attuazione al principio affermato dalle Sez. Un., n. 27620/16, CED 267487 Sez.Un., n. 18620/17, ma delinea i contorni dell'obbligo di rinnovazione della prova dichiarativa, limitandola, essenzialmente, ai casi in cui sia in gioco una diversa valutazione di attendibilità o interpretazione delle dichiarazioni rese al primo giudice, e non invece ad una errata lettura delle stesse. Si tratta di un contributo ermeneutico utile anche ai fini della interpretazione del comma 3-bis 'art. 603 c.p.p., introdotto con l. n. 103/2017, secondo cui nel caso di appello del pubblico ministero contro una sentenza di proscioglimento per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa, il giudice dispone la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale .