RASSEGNA DELLE SEZIONI PENALI DELLA CASSAZIONE

TERZA SEZIONE 31 GENNAIO 2018, N. 4571/2018 RICORRENTE G. REATI IN MATERIA DI PROSTITUZIONE. Favoreggiamento della prostituzione Locazione di immobile con la consapevolezza che la conduttrice vi eserciterà il meretricio Configurabilità Esclusione. La condotta di cessione in locazione di immobile ad una prostituta non configura il reato di favoreggiamento della prostituzione, anche laddove il locatore sia consapevole del fatto che la conduttrice vi eserciterà la prostituzione, a meno che, oltre al godimento dell'immobile vengano fornite prestazioni accessorie che esulino dalla stipulazione del contratto, e che in concreto agevolino il meretricio, come inserzioni pubblicitarie, fornitura di profilattici, ricezione di clienti e quant'altro. La pronunzia, dopo aver evidenziato come tutti gli elementi valorizzati nella sentenza impugnata fossero estranei a quel quid pluris, accessorio ed esterno al contratto che, solo, consentirebbe di individuare una concreta agevolazione del meretricio secondo un indirizzo reiterato, dopo originarie oscillazioni Terza Sezione, n. 33160/13, CED 255893 , ritenendo non necessari ulteriori accertamenti di fatto , in immediata applicazione del disposto dell'art. 620, comma 1, lett. l cod.proc.pen., come modificato dalla legge n. 103/2017 ha disposto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perchè il fatto non sussiste. TERZA SEZIONE 31 GENNAIO 2018, N. 4562/2018 RICORRENTE N. ed altri PARTE CIVILE Legittimazione Reato di uccisione di animali Costituzione di Parte civile di Associazione animalista Ammissibilità Condizioni. L'associazione, anche non riconosciuta, la quale sia statutariamente deputata alla protezione di una determinata categoria di animali cani , è tendenzialmente portatrice degli interessi penalmente tutelati, tra gli altri, dai reati di cui agli artt. 544-bis, 544-ter, 544-quater, 544-quinquies e 727 cod. pen. In una siffatta ipotesi, infatti, l'ente, per l'attività concretamente svolta e, appunto, per la sua finalità statutaria primaria, coincidente con la tutela dei cani, ovvero degli interessi lesi dai reati contestati, si fa portatore di una posizione di diritto soggettivo che lo legittima a chiedere il risarcimento dei danni derivati dalle violazioni della legge penale. Nondimeno, onde evitare forme di abnorme dilatazione nella legittimazione alla tutela civilistica, è necessario che vi sia anche una forma di collegamento territoriale tra l'associazione e il luogo in cui l'interesse è stato inciso. Nella pronunzia si specifica che il collegamento territoriale non postula un radicamento dell'associazione nello specifico contesto operativo in cui la lesione sia maturata, pena una inammissibile neutralizzazione delle istanze di tutela, attesa l'impossibilità che enti esponenziali di un interesse collettivo o diffuso possano avere una capillare articolazione in qualunque realtà ove possano determinarsi situazioni di danno all'interesse rappresentato. Nella specie esso è stato ritenuto sussistente per il fatto che l'Associazione, operante a livello nazionale, avesse una precisa articolazione territoriale nella provincia nella quale si trovava il canile ove operavano le tre imputate. Sull'affermazione del principio, di carattere generale, della ammissibilità della costituzione di parte civile di un'associazione, anche non riconosciuta, che avanzi, iure proprio, la pretesa risarcitoria, assumendo di aver subito, per effetto del reato, un danno, patrimoniale o non, consistente nell'offesa all'interesse perseguito dal sodalizio e posto nello statuto quale ragione istituzionale della propria esistenza ed azione, Sez. Un., n. 38343/14, CED 261110. SECONDA SEZIONE 30 GENNAIO 2018, N. 4376/2018 RICORRENTE P.M. in proc. F. REATO. Delitto tentato Atti preparatori Rilevanza Condizioni. Ai fini della la configurabilità del tentativo rilevano non solo gli atti esecutivi veri e propri, ma anche quegli atti che, pur classificabili come atti preparatori , facciano fondatamente ritenere che l'agente, avendo definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio, abbia iniziato ad attuarlo che l'azione abbia la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato e che il delitto sarà commesso, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla volontà del reo. La pronunzia -che ha ritenuto configurabile il delitto di tentata rapina ai danni di un portavalori sulla base di una serie di atti preparatori indicativi della sicura volontà di procedere e dell'imminenza dell'assalto si ascrive alla tesi c.d. soggettiva su cui, anche, Seconda Sezione, n. 40702/2009, CED 245123 a cui si contrappone altro filone giurisprudenziale tesi c.d. oggettiva , secondo cui gli atti diretti in modo non equivoco a commettere un reato possono essere esclusivamente gli atti esecutivi, ossia gli atti tipici, corrispondenti, anche solo in minima parte, come inizio di esecuzione, alla descrizione legale di una fattispecie delittuosa a forma libera o vincolata tra le altre, Prima Sezione, n. 9411/10, CED 246620 .