



divorzio | 06 Febbraio 2014
L’ex coniuge ha deciso di non lavorare più? Il giudice deve tenerne conto nel determinare l’assegno divorzile
di Andrea Paganini - Avvocato
L’accertamento del diritto all’assegno di divorzio si articola in due fasi: nella prima il giudice è chiamato a verificare l’esistenza del diritto in astratto, in relazione all’inadeguatezza dei mezzi o all’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, raffrontati ad un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio, o che poteva legittimamente fondarsi su aspettative maturate nel corso del matrimonio, fissate al momento del divorzio e quindi procedere ad una determinazione quantitativa delle somme sufficienti a superare l’inadeguatezza di detti mezzi che costituiscono il tetto massimo della misura dell’assegno...

(Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza n. 2546/14; depositata il 5 febbraio)








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