D.l. sicurezza, irragionevole precludere l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo

Nella giornata di giovedì 9 luglio la Corte Costituzionale ha esaminato le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai Tribunali di Milano, Ancona e Salerno relative alla norma che preclude l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, introdotta dal primo decreto sicurezza, d.l. numero 113/2018.

Sul punto, l’Ufficio stampa della Consulta, in attesa del deposito della sentenza, fa sapere con apposito comunicato che la disposizione censurata non è ritenuta in contrasto con l’articolo 77 Cost. sui requisiti di necessità e urgenza dei decreti legge. Nonostante ciò, la Corte Costituzionale ne dichiara l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 Cost. sotto due punti di vista da un lato per «irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza» e dall’altro per «irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti».