Marta Cartabia: se non si tagliano in modo drastico i tempi dei processi, addio fondi del Recovery

La Commissione ministeriale, i capigruppo di maggioranza della Commissione giustizia della Camera e il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, si sono riuniti con l’obiettivo di approvare prima della sessione di bilancio del prossimo autunno le leggi di delegazione per la riforma del processo civile, penale e del Csm.

L’ obiettivo dell’incontro tra la Commissione ministeriale , che ha lavorato alla riforma del processo penale, e i capigruppo di maggioranza della Commissione giustizia della Camera e il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia , è approvare prima della sessione di bilancio del prossimo autunno le leggi di delegazione per la riforma del processo civile , penale e del Csm . Il Guardasigilli ha sottolineato che l’impegno con l’Europa è tanto ambizioso, quanto vincolante se non si tagliano in modo drastico i tempi dei processi, addio fondi del Recovery ed ha aggiunto che chi si sottrae al cambiamento si dovrà assumere la responsabilità di mancare un’occasione così decisiva per tutti e se non approveremo queste tre importanti leggi entro la fine dell’anno, mancheremo a un impegno assunto con la Commissione per ottenere le risorse europee. La posta in gioco sono le risorse del Recovery . Per quanto riguarda l’ ambito penale , la Commissione europea chiede all’Italia di tagliare i tempi dei giudizi del 25%. Ed il Ministro della Giustizia sottolinea che l’ eccessiva durata determina due disfunzioni, che costituiscono violazioni di principi costituzionali ed europei l’eccessivo numero di processi che si concludono con la prescrizione e la violazione del fondamentale diritto alla ragionevole durata del processo da parte degli imputati .