Il Presidente di Cassa Forense ha fatto presente i numerosi disagi che il COVID-19 ha provocato alla categoria professionale degli avvocati, chiedendo, di conseguenza, al Governo l’inclusione di questi ultimi nell’elenco dei lavoratori vulnerabili a cui somministrare il vaccino in via prioritaria.
Cassa Forense ha chiesto ai Ministeri della Salute e della Giustizia l’inclusione nell’elenco dei lavoratori vulnerabili a cui somministrare in via prioritaria il vaccino contro il COVID-19 della categoria degli avvocati. Il Presidente, infatti, ha comunicato che le istanze assistenziali giunte a Cassa Forense da parte di avvocati che hanno contratto il virus o che sono stati costretti all’isolamento per contatti a rischio sono state oltre 11mila, chiedendo, pertanto, al Governo di tutelare i colleghi che si espongono quotidianamente al rischio di contagio al fine di onorare il proprio dovere professionale e di assicurare il funzionamento della giustizia. Inoltre, il Presidente aggiunge che, a seguito della sospensione disposta durante la fase emergenziale, le attività sono riprese mediante l’adozione di specifiche procedure precauzionali, nonché la riduzione degli accessi negli uffici giudiziari e nelle aule di udienza, affermando che proprio queste sedi sono state spesso focolai di trasmissione del COVID-19, comportando, di conseguenza, la sanificazione dei luoghi, la sospensione delle attività e l’obbligo di quarantena fiduciaria, con l’inevitabile prolungamento della durata dei processi giudiziari e l’aggravio economico di costi per lo Stato.