Il Ministero della Giustizia e la Rete Professioni Tecniche hanno siglato il protocollo d’intesa che prevede l’istituzione del nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche.
Siglato oggi dal Ministero della Giustizia, di concerto con la Rete Professioni Tecniche, il protocollo d’intesa che prevede l’istituzione del nucleo centrale di monitoraggio sull’equo compenso si pone come obbiettivo quello di monitorare la corretta applicazione di tale disciplina per tutte le professioni tecniche, con esclusivo riferimento agli Ordini aderenti alla rete e soggetti alla vigilanza del Ministero della Giustizia. Il nucleo centrale di monitoraggio sarà composto da tre rappresentanti del Ministero, designati dallo stesso Ministro, di cui uno rappresenterà il Gabinetto del Guardasigilli, uno rappresenterà l’Ufficio legislativo del Ministero e uno rappresenterà l’Ufficio Ordini professionali e albi della Direzione generale degli affari interni afferente al dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero, nonché dal Coordinatore della Rete Professioni Tecniche o un suo delegato e da due Consiglieri della medesima. Di seguito le dichiarazioni di Bonafede «un compenso che non sia equo lede la dignità del professionista e, inoltre, genera pericolose ricadute sul mercato e in termini di concorrenza. Oggi con la nascita del nucleo centrale di monitoraggio facciamo un importante passo in avanti perché sia assicurata la qualità dell’attività del professionista e di conseguenza aumenti la tutela dei cittadini e degli utenti».