Il marketing dei contenuti per aumentare quantità e qualità dei lead

È tempo di letture che forniscano risposte adeguate in un momento difficile. Al bando la presunzione di apparire come happiness expert o come legal glamour influencer, in questo contributo, dedicato al content writing come strumento per imbellire l’immagine di uno studio legale, mi permetterò due tips 1. giocate strategicamente col vostro biglietto da visita virtuale per ampliare la clientela, 2. stay tuned and relaxed, #gonna be ok.

Trend forecasting previsioni di tendenza . Il legal marketing dei contenuti legal content marketing è un concept, dilagante, dello studio legale, finalizzato a rendere il post lockdown un’esperienza creativa rinnovare l’immagine professionale ed implementare il portafoglio clienti. Niente come lo stop forzato, di cui stiamo già intravedendo gli effetti, rappresenta un’occasione da sfruttare per ripensare al nostro modo di lavorare e, con esso, progettare ulteriori e più moderne vision& amp mission ”. La velocità di adattamento del singolo, ad un legal market profondamente sconvolto, potrebbe assurgere a fattore di selezione darwiniana degli avvocati. Le dinamiche di legal content marketing e, con esse, di attestarsi, tramite contenuti, sul legal market, possono innestare ottimi ritorni professionali. La flessibilità, infatti, è rigenerarsi per adattarsi alle contingenze, lavorando su noi stessi e sulle nostre competenze. Ergo, focalizzare lo step successivo, immaginare il domani, inseguire le idee! Lead. Nel linguaggio del marketing indica il potenziale cliente . Un lead viene generato nell’ipotesi in cui, tramite un’azione di marketing che promuove i servizi offerti, un professionista del diritto consegue dall’utente informazioni valide per stabilire un contatto che, a sua volta, si eleva a presupposto per principiare una relazione professionale. In altre parole, un lead è un potenziale cliente che, avendo manifestato interesse nei confronti dei servizi di uno studio legale, ha fornito allo stesso alcuni dati anagrafici e di contatto , ad esempio per ricevere newsletter, informazioni sui servizi, preventivi di spesa. Visti i paletti imposti dal Codice deontologico, e in considerazione della natura dei servizi elargiti nel contesto professionale forense, il marketing dei contenuti sul web è, ad oggi, uno dei modi più efficaci per raggiungere l’utenza, e trasformare la stessa in lead. Da una ricerca del Content Marketing Institute CMI di Londra, acclusa al rapporto B2B Content Marketing 2020, che ha analizzato gli esiti di un sondaggio del 2019, si legge che l’83% dei top performer utilizza il content marketing per alimentare pubblico e lead. Content policy. Anche se siamo soli a gestire l’immagine del nostro studio, dobbiamo predisporre una vera e propria social media policy ”, che non si limiti all’elenco delle azioni permesse o vietate, ma specifichi le indicazioni per orientare, sia noi che i nostri collaboratori, le condotte online, finalizzate a creare un contesto in cui gli utenti che leggono i nostri contenuti siano messi a loro agio grazie alla nostra autorevolezza e al nostro modo di presentarci , per poter diventare lead. La content policy rappresenta, quindi, un percorso da non sottovalutare, per avvicinare il pubblico ai servizi che offriamo. Senza tralasciare che, per farsi conoscere e guadagnare visibilità, il professionista del diritto, attraverso il legal content, deve comunicare competenza con autorevolezza ed agilità, risultando credibile ed affidabile, offrendo all’interlocutore un’impressione positiva. Content marketing come detonatore di energia positiva. La situazione del mondo giustizia post lockdown è complessa, essendo attori quasi inermi non potendo modificarla , è nostro dovere compensare i disagi occupandoci della nostra immagine professionale, introducendo, nella routine quotidiana, azioni, strategicamente orientate, per rendere la ripresa/risalita un’esperienza tutt’altro che dormiente un post sui social ogni mattina? un aforisma sul blog ogni settimana? un video di approfondimento al mese? . Creare un’invitante vetrina on line dovrebbe sobbalzare a nostro desideratum non basta fantasticarlo, bensì è necessario, nella pratica, progredire nell’ambìto restyling, attraverso qualche step creativo prendere appunti, ispirarsi, editare . Il match è con noi stessi l’epidemia ha limitato gli accessi alle aule di giustizia e agli studi legali, ma al contempo ha abbattuto molte barriere mentali. Avreste mai immaginato di partecipare a un’udienza telematica via Teams o Skyper for Business? Ebbene, senza essere visionari, questi strumenti, non nel futuro prossimo, bensì nel contesto odierno, rimpiazzando impetuosamente la quotidianità forense pre - Covid 19, rappresentano le principali modalità per dialogare con clienti e colleghi. Ma se non facciamo sapere che il nostro studio è attrezzato per operare, agevolmente ed efficacemente, in via telematica, i clienti non sapranno mai questa comoda opportunità. Quindi, comunicare con contenuti informativi efficaci lo studio legale opera, e riceve clienti, anche in modalità telematica”! Instagrammare l’attualità. Agli esordi della campagna di content marketing, siamo disorientati e non sappiamo su quali tematiche posizionarci. No panic. Anzitutto il nostro legal shop ”, ovvero il marketplace che stiamo creando, dovrebbe rappresentare una sintesi, una collezione” delle materie su cui ci sentiamo più ferrati e sulle quali operiamo più spesso, tradotta in contenuti accomunati dallo stile che ci identifica. Un contenuto è degno di catturare l’attenzione se è originale, e per reperire tale caratteristica dobbiamo esplorare la nostra esperienza, senza distrarci altrove. Ispirandoci alla street art, dobbiamo impersonarci in marketer di contenuti che toccano i temi di più stretta attualità quelli dei nostri fascicoli , in una parola iperpragmatici”. E ciò modellando in contenuti le pratiche che abbiamo già concluso con successo, o che stiamo studiando, e che, senza dubbio, sono destinate a replicarsi nell’ordinarietà del quisque de populo. Il tutto accompagnato da doverosi tips nell’oggettivizzare una pratica legale ben riuscita, per generarne un contenuto accattivante, stiamo a debita distanza al tentativo fastidiosissimo di autocelebrazione e di sovradimensionamento. Ogni riferimento personale è bandito, come anche ogni elemento che illuda il cliente in ordine all’agevole riuscita. In caso contrario, l’utente, anziché diventare lead, cliccherà la X” in alto a destra dello schermo. Analizzare il pubblico che desideriamo trasformare in lead. Il lettore medio del web è abbastanza distratto, e addirittura consulta le pagine in contemporanea ad altro varie ed eventuali, dal bere al coffee break fino allo stare al telefono . Quante volte vi è capitato, in attesa del turno fuori dalle aule o dalle cancellerie, di consultare il web cercando risposte a problematiche? E ciò possiamo vederlo cogli occhi del nostro pubblico, alle prese con mille dubbi sulla separazione legale dal coniuge o la querela da sporgere al vicino invadente. Per questo dobbiamo prendere atto che, quando legge un nostro contenuto, tra le prime cose l’utente non è pienamente concentrato, ha bisogno di risposte, non è un legale. Il nostro contenuto, per essere uno strumento idoneo a generare lead, dovrà parametrarsi su questa presa d’atto. Contenuti semplici e sintetici, schematici, corredati da una grafica accattivante, rappresentano l’offerta migliore per un pubblico medio”. Se invece ci rivolgiamo a categorie mirate militari, agricoltori e via dicendo , cerchiamo in primo luogo di analizzare i relativi connotati ed abitudini, per poi cucirle” sui pezzi. Call to action chiamata all’azione . I contenuti sono più efficaci se accompagnati da una call to action”, ovvero una frase, testuale oppure inserita su un elemento grafico, di indole persuasiva, che invita l’utente a compiere un’azione. Senza perdere di vista l’obiettivo, che è quello di farsi conoscere ad un certo pubblico consumatori? separandi? lavoratori? , come anche l’ involucro” che riveste la figura dell’avvocato tratteggiato dal Codice deontologico forense , dobbiamo al contempo tener a mente che chi arriva sul blog o sulla pagina social potrebbe non essere esperto di diritto maggiore semplicità nei contenuti corrisponde a maggiore comprensione da parte dell’utente , con la conseguenza che i tecnicismi Renzo Tramaglino, rivolgendosi a Don Abbondio Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?” rischiano di allontanare il lettore, vanno dosati e impiegati con parsimonia. Tutto ciò per spiegare perché una call to action del tenore chiedi il preventivo per cambiare vita” appare del tutto inadeguata se pubblicata sull’home page del portale di un avvocato, bensì sembra maggiormente appropriata una parafrasi più riguardosa per contattare lo studio, e ricevere informazioni e preventivi, è possibile utilizzare il modulo sottostante”. Editiamolo!