“A da passa’ a nuttata”

Il cigno nero si è abbattuto sulla economia reale. Nel 2008 si era abbattuto su quella finanziaria. Questa volta ha però dissestato le borse mondiali.

Come scrive Pino Arlacchi nel suo il padrone della finanza mondiale” , le redini del mondo erano saldamente in mano di una elite di speculatori, banche, fondi di investimento, fondi pensione, hedge fund che si sono appropriati di una quota crescente dei profitti della economia mondiale , sia in proprio che per conto di un ristretto ceto di superricchi che detiene gran parte della ricchezza mondiale, così da dilatare allo inverosimile la distanza tra pochissimi super ricchi e moltissimi poveri. La crisi finanziaria del 2008 ha solo rallentato quella crescita che poi è proseguita allegramente. Pochi hanno compreso che il capitale finanziario non era una ricchezza. Siamo passati, storicamente, dalla sfera rumorosa della circolazione delle marci Marx il capitale e quindi trasparente a relazioni riservate, silenziose ma in grado di sovvertire l’economia mondiale. Pensiamo noi italiani alle ricadute dello spread sulla nostra economia. Oggi i guru della finanza tacciono e cercano di salvare la pelle, incapaci di capire che cosa abbia inceppato il loro algoritmo. Quelli nostrani, quelli che legano le pensioni all’andamento dei mercati, predicano solo la calma. A da passa a nuttata” Eduardo De Filippo in Napoli milionaria E’ bastato un virus sconosciuto a riportare tutti con i piedi per terra e tutti uniti da uno stesso desiderio quello di salvare la pelle. Nel suo report Balckrock, la più grande casa d’investimento mondiale, scrive che l’impatto del virus sarà ampio e marcato ma gli investitori non dovrebbero spaventarsi e adottare una prospettiva di lungo termine, rimanendo investiti. Per BR, ovviamente , non è un evento che porrà fine all’espansione della finanza. Ne riparleremo al prossimo cigno nero perché i mercati sono ciclici. Clicca qui per consultare la sezione dedicata al decreto Coronavirus