I numeri dell’avvocatura 2019

Li potete vedere nell’allegato dato che sono stati pubblicati sul sito istituzionale dell’Ordine di Ivrea. Come sempre i numeri si possono leggere in tanti modi, io cercherò di proporre una lettura la più oggettiva possibile.

Cominciamo dal numero di avvocati ogni mille abitanti – anno 2019. Se confrontiamo questo grafico con quello pubblicato a pag. 6 del bilancio d’esercizio al 31.12.2018, constatiamo che vi è stato un aumento di 0,1 per Umbria, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lazio mentre vi è stata una sola diminuzione, sempre dello 0,1, per la Valle d’Aosta. Al 31.12.2019 gli iscritti in Cassa Forense sono 244.952, di cui 13.506 pensionati attivi, così distribuiti - Nord 81.341 - Centro 54.994 - Sud e isole 108.617. Nel 2019 il tasso annuo di crescita della popolazione residente è stato di -0,2% mentre il tasso annuo di crescita degli avvocati iscritti agli albi, per lo stesso periodo, è stato dello 0,8% con un rapporto di 4,1 iscritti per ogni 1.000 abitanti. Le tabelle delle pag. 14 e 15 descrivono l’evoluzione del reddito e del volume d’affari degli avvocati. Si registra un incremento percentuale annuo del reddito medio del 2,2% che passa da € 39.045,00 del 2017 a € 39.473,00 del 2018. Ugualmente per il volume d’affari medio che aumenta dell’1,1% passando da € 59.101,00 del 2017 a € 59.752,00. La classe di età che ha prodotto il maggior reddito medio è quella da 60 a 64 anni, pari a € 68.899,00. Per i pensionati contribuenti, la classe di età che ha prodotto il maggior reddito medio è quella da 65 a 69 anni per un reddito medio di € 89.859,00. Questa è la tabella, a mio giudizio, più significativa. Nel 2018, 19.782 avvocati non hanno inviato il modello 5. La percentuale è dell’8,1% in diminuzione rispetto al 9% del 2017. Ho già trattato il tema nel mio I fantasmi di Cassa Forense del 7 febbraio 2020. 2.024 avvocati hanno un reddito negativo, pari allo 0,9%, in diminuzione all’1,1% del 2017. 13.557 avvocati dichiarano un reddito pari a zero, pari al 6,0%, uguale al 6,0% del 2017. 58.105 avvocati dichiarano un reddito compreso tra € 1,00 e € 10.300,00, pari al 25,8%, in diminuzione rispetto al 27% del 2017. 46.673 avvocati dichiarano un reddito compreso tra € 10.300,00 e € 19.828,00, pari al 20,7%, in aumento rispetto al 19,9% del 2017. 63.062 avvocati dichiarano un reddito compreso tra € 19.828,00 e € 50.050,00, pari al 28%, in aumento rispetto al 27,3% del 2017. 24.669 avvocati dichiarano un reddito da € 50.050,00 a € 100.200,00, pari all’11%, corrispondente all’11% del 2017. 7.717,00 avvocati dichiarano un reddito da € 100.200,00 a € 150.000,00, pari al 3,4%, in diminuzione rispetto al 3,6% del 2017. 5.189 avvocati dichiarano un reddito tra € 150.000,00 e € 250.000,00, pari al 2,3%, in aumento rispetto al 2,2% del 2017. 2.855 avvocati dichiarano un reddito da € 250.000,00 a € 500.000,00, pari all’1,3%, uguale all’1.3% del 2017. Infine 1.319 avvocati dichiarano un reddito superiore a € 500.000,00, pari allo 0,6%, corrispondente allo 0,6% del 2017. Tolti i fantasmi, che sono 19.782, ben 120.359 dichiarano un reddito inferiore a € 20.000,00. Se dai 244.952 togliamo i fantasmi, che sono 19.782, i visibili sono pari a 225.170. Ne consegue che più della metà dichiarano un reddito inferiore a € 20.000,00 l’anno. Questo fotografa la situazione di gravissimo disagio economico – finanziario in cui versa la categoria forense. E veniamo ai pensionati. Le pensioni di vecchiaia sono 14.269 per un importo medio di € 39.172,00. Le pensioni contributive sono 1.741, e quindi più del 10%, di importo medio pari a € 5.319,00. Nel proseguo degli anni è facile pronosticare che le pensioni contributive, nate per essere residuali, aumenteranno di numero creando all’interno del sistema delle vere e proprie gabbie pensionistiche. Se guardiamo alla distribuzione per regione delle pensioni, il Trentino Alto Adige ha le pensioni di importo maggiore, pari a € 38.670,00, seguito dalla Lombardia con € 35.186,00. Interessante, da ultimo, il raffronto tra l’evoluzione del reddito IRPEF degli avvocati iscritti agli albi forensi e l’evoluzione dell’importo medio delle pensioni di cui alle pagg. 14 e 39. Si guardi, per l’evoluzione del reddito, la settima colonna che descrive l’incremento percentuale annuo reddito medio degli iscritti Cassa. Ha un andamento altalenante con diversi anni negativi. Per contro l’evoluzione dell’importo medio delle pensioni di vecchiaia, si guardi la sesta colonna, è sempre in aumento. Per contro l’andamento delle pensioni contributive è stazionario, si veda colonna 12. Si impone, a mio giudizio, una profonda riforma di sistema.

I_numeri_dellavvocatura_2019