“ARDE” l’avanguardia forense

ARDE” è l’acronimo di Avvocati Radicali Democratici. Mi hanno invitato al loro convegno previdenziale e sono stato nella bella Napoli rischiando di restarci meravigliato nei presepi di San Gregorio Armeno.

L’avvocatura italiana si muove, anzi sta ferma, tra ineleggibilità e incompatibilità, che molti sussurrano aspettando però che altri tolgano le castagne dal fuoco. Le avanguardie, storicamente, sono movimenti intellettuali totalizzanti. Noi vogliamo cantare l’amore del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità. Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. La letteratura esaltò, fino ad oggi, l’immobilità pensosa, l’estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’Impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creato l’eterna velocità onnipresente Filippo T. Marinetti, Il Manifesto del futurismo, Le Figaro”, 20 febbraio 1909 . ARDE” ha inaugurato la convention al Re.Work il più grande coworking di Napoli, gli iscritti si sono autofinanziati, senza crediti formativi, fuori dal Tribunale ma di fronte al Tribunale, rompendo un trend dove per lo più si frequentano i convegni per i crediti formativi e affidando all’oggettività dei numeri ogni prospettiva futura. Nei giorni precedenti il convegno io ho inviato ai COA di Napoli, Napoli Nord e Nola l’abstract del mio intervento. Silenzio assoluto. Quando andavo da Presidente di Cassa Forense trovavo la folla, in omaggio alla classe dominante e non certo alla mia persona. Oggi qualche genio misura il successo del convegno dal numero dei partecipanti. Mi dicono che abbiamo avuto una media di cinquanta Colleghi che hanno interagito con noi per la riuscita dell’incontro che è stato un cenacolo di lungimiranza. Chi non è venuto ha perduto, forse irrimediabilmente, una grande occasione. Vado alle conclusioni riportando i saldi previdenziali di Cassa Forense - I saldi previdenziali ovvero le differenze tra contributi e prestazioni si mostrano negativi per gli anni compresi tra il 2042 e il 2062 − i saldi gestionali ossia la differenza tra il complesso delle entrate e delle uscite risultano sempre positivi per tutti i cinquanta anni delle proiezioni e presentano il seguente andamento. Essi risultano sempre positivi e crescenti sino all’anno 2031 poi, pur rimanendo positivi, essi decrescono fino all’anno 2051 a partire dal 2052 essi tornano ad aumentare fino ad assumere, nell’anno 2067 un valore pari a 2490,3 milioni di euro a moneta corrente che corrisponde al valore massimo registrato Dal bilancio tecnico 2017 di Cassa Forense, pag. 33 . Se questa è la situazione, è una sciocchezza confidare sulla benevolenza dei mercati finanziari per sopperire con il rendimento del patrimonio o non è meglio dar corso ad una profonda riforma strutturale? Quando se ne parlerà i presenti, max 70 media 50, potranno dire Ma io c’ero”. Il rinnovamento dell’avvocatura italiana sul versante previdenziale passa di qui perché è soprattutto un fatto culturale che non guarda alle clientele e al consenso sul breve ma sul lungo termine. Il centro direzionale è quello giusto, avanti ARDE, avanguardisti di rottura di un sistema ormai decotto. Io non dimenticherò la meravigliosa doppia bufalina di Sorbillo.