Equo compenso: il primo check del CNF

Il Consiglio Nazionale Forense fa il punto sull’attività di monitoraggio avviata lo scorso 23 luglio con l’insediamento del Nucleo centrale di controllo sulla corretta applicazione dell’equo compenso. Grazie alla collaborazione dei nuclei locali, le segnalazioni raccolte su cui effettuare i controlli sono raddoppiate e hanno riguardato 65 Ordini forensi.

Il 2 luglio 2019, il Consiglio Nazionale Forense e il Ministero della Giustizia hanno sottoscritto il protocollo cha dato vita al Nucleo centrale di controllo sulla corretta applicazione della disciplina dell’equo compenso. Segnalazioni triplicate. A distanza di un paio di mesi dall’avvio dell’attività di monitoraggio, il CNF ha raccolto i primi dati relativi alle segnalazioni giunte dagli Ordini. In particolare, grazie alla collaborazione dei primi venti nuclei locali, le segnalazioni giunte al Consiglio sono state numerose e, nel corso dell’estate, si sono triplicate. Ad oggi, infatti, sono 65 gli Ordini forensi che hanno costituito i nuclei locali di monitoraggio, tra cui le due Unioni forensi, Sicilia e Triveneto, e grazie alla loro attività è sempre più agevole raccogliere segnalazioni da inviare al Ministero della Giustizia su bandi e avvisi che violano la legge a tutela del decoro professionale.