Saltata la conversione del decreto legge numero 2/2019. Ma atti e provvedimenti restano salvi. Il Ministero della Giustizia, con il comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 61/2019 del 13 marzo, ha chiarito che, posta l’abrogazione del d.l. numero 2/2019 da parte della legge di conversione del c.d. decreto semplificazioni, «restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto legge numero 2 del 2019».
Prendendo atto della mancata conversione del d.l. numero 2/2019, recante «Misure urgenti e indifferibili per il rinnovo dei consigli degli ordini circondariali forensi», il Ministero della Giustizia ha precisato che le norme ivi previste sono state abrogate dall'articolo 1, comma 3, l. numero 12/2019 di conversione, con modificazioni, del d.l. numero 135/2018, c.d. d.l. semplificazioni. Il decreto legge era stato approvato dal Governo, a seguito della sentenza delle Sezioni Unite numero 32781/18 che nell’interpretare la l. numero 113/2017, avevano ribadito l’ineleggibilità degli avvocati che hanno già svolto due mandati consecutivi. Con il comunicato del Ministero viene chiarito che, «ai sensi del medesimo articolo 1, comma 3, legge 11 febbraio 2019, numero 12, restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto-legge numero 2 del 2019».
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