La risposta del MEF alle critiche sul bando per consulenze gratuite

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il comunicato n. 48/19, ha risposto alle critiche sollevate da avvocati, commercialisti e notai in merito al bando per incarichi di consulenze a titolo gratuito pubblicato lo scorso 27 febbraio.

Lo scorso 7 marzo , avvocati, commercialisti e notai invocavano il rispetto del principio dell’equo compenso e chiedevano al MEF di ritirare il bando per consulenze giuridiche a titolo gratuito del 27 febbraio 2019. La risposta del MEF. A seguito della richiesta avanzata dai presidenti delle tre categorie, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con comunicato n. 48/19 dell’8 marzo, ha risposto affermando che il bando in questione non costituisce un’opportunità lavorativa . La parola consulenza gratuita” non deve intendersi come rapporto di lavoro o fornitura di un servizio professionale , in tal caso infatti sarebbe regolato dal Codice degli Appalti. Inoltre, si legge nel comunicato stampa del Ministero, il bando è rivolto a personalità affermate e provenienti dall’ambito accademico, in un’ottica di collaborazione istituzionale , che abbiano interesse ad offrire la propria esperienza tramite idee e soluzioni tecniche in materie molto complesse . Pertanto, dimostrandosi soddisfatto delle numerose candidature raccolte, il MEF sottolinea che tale forma di collaborazione gratuita non è altro che un genere già diffuso nella P.A. ed esula completamente dal tema dell’equo compenso riferito ai rapporti professionali regolati nell’ambito del settore privato.