Saldo e stralcio

La Finanziaria approvata al Senato ha introdotto, con ISEE fino a € 20.000,00, la pace tributaria per cittadini e professionisti, ivi compresa la contribuzione previdenziale.

In realtà si tratta di un condono mascherato. Per chi ha un ISEE tra € 12.500,00 e € 20.000,00 lo sconto è del 65%. Chi ha un ISEE tra € 8.500,00 e € 12.500,00 avrà uno sconto dell’80%. Chi ha un reddito ISEE fino a € 8.500,00 avrà uno sconto dell’84%. Lo stralcio si potrà chiedere entro il 30 aprile 2019. Pagamento possibile in cinque rate, entro luglio 2021 o, in un’una soluzione, entro il 30 novembre 2019. La manovra ha introdotto la Flat tax sulle partite IVA che estende l’attuale regime forfettario riservato ai minimi. A beneficiarne saranno piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti che sui ricavi sino a € 65.000,00 conseguiti nel 2018 pagheranno una tassa piatta del 15% che assorbe anche IVA ma con esclusione dei contributi previdenziali, mentre sulla quota di reddito che va da € 65.000,00 a € 100.000,00 l’aliquota, nel 2020, sale al 20%. Il condono previdenziale sarà un salasso per le Casse di previdenza dei professionisti, particolarmente pesante per chi, come Cassa Forense, ha pervicacemente difeso il sistema di calcolo retributivo della pensione in un mondo che da molti anni ha optato per il più equo sistema contributivo. La ragione è presto spiegata le annualità previdenziali così condonate saranno utili agli effetti del pensionamento. Per chi, in forza delle recenti sentenze della Suprema Corte di Cassazione, condonerà con la Gestione Speciale INPS, senza la possibilità, che oggi è negata, della ricongiunzione da GS a Casse previdenziali butterà risorse quasi al vento. L’intervento sui contributi previdenziali verso le Casse di previdenza non rispetta certamente i dettami della Corte Costituzionale che, con sentenza 11.01.2017, n. 7, ha riconosciuto la necessità di garantire l’autonomia finanziaria delle Casse. Il saldo e stralcio, che l’ADEPP ha stimato inizialmente in 200 milioni di euro, produrrà un notevole impatto negativo sui bilanci e quindi sulla sostenibilità complessiva del regime previdenziale delle Casse. Sul Sole 24 ore del 29 dicembre a pag. 3 è intervenuto il Presidente di Cassa Forense che ha cosi dichiarato è una vergogna come si può pensare di condonare il professionista che non versa i contributi previdenziali violando anche le regole deontologiche, non è ammissibile mettere sullo stesso piano chi paga e chi no. A Cassa Forense questa norma rischia di costare 200 milioni di euro, prima ci chiedono la stabilità a 30 anni e poi fanno leggi che mettono in difficoltà proprio quella stabilità. Luciano mette in guardia soprattutto gli interessati, i meno abbienti, che possono decidere di non versare i contributi dovuti. Chi utilizzerà questa norma non si vedrà riconosciuta l’annualità. La strada scelta dal governo è miope, chi non è in grado di pagare ha bisogno di lavoro mentre quanto gli viene proposto è una norma capestro mascherata di buona azione . Sul punto va fatta chiarezza il management di Cassa Forense è rimasto pervicacemente ancorato al sistema di calcolo retributivo della pensione che è molto generoso e per questo molto esposto a questo genere di rischi dato che l’intero sistema previdenziale italiano con la 335/1995 ha optato per il criterio di calcolo contributivo della pensione e quindi tutte le riforme sono tarate sul contributivo dove la pensione scaturisce dal montante contributivo versato. Le altre Casse si sono adeguate per tempo. Se il mondo decide un bel giorno di adottare il motore elettrico e tu mantieni la tua fuoriserie a gasolio, prima o poi non troverai più il gasolio e la tua fuoriserie sarà costretta a fermarsi. In previdenza ci vuole lungimiranza per capire dove si sta andando e i rischi che si corrono. Il saldo stralcio per Cassa Forense sarà un salasso e la volontà di non riconoscere la annualità condonata si pone in contrasto con i principi generali dello ordinamento e aprirà per ciò solo un costoso contenzioso. Vigilantibus iura succurrunt, non dormienti bus.