In previdenza e finanza vi è un deficit culturale enorme e quindi la comunicazione ha un ruolo essenziale perché comunicare efficacemente significa sapersi spiegare in ogni situazione con qualsiasi interlocutore, significa instaurare con gli interlocutori relazioni soddisfacenti, significa entrare in sintonia con i propri interlocutori cioè saper ascoltare rispettando i diritti di chi sta di fronte.
Fiducia e comunicazione sono le due leve sulle quali puntare per riavvicinare gli avvocati al tema previdenziale e portarli a realizzare la scelta giusta. Alla base della esigua diffusione culturale previdenziale c’è la mancanza di una efficace comunicazione. Cassa Forense ci ha provato aprendo la pagina Facebook ma lo scarso numero di adesioni e la povertà dei contenuti ne certifica l’insuccesso. D’altra parte un efficace processo di conoscenza passa attraverso la costruzione del consenso con una comunicazione basata su trasparenza, veridicità e immediatezza delle informazioni, positive o negative che siano e questo è il concetto di base della proposta vincente. Esempio pratico per farmi capire Cassa Forense, sulla propria pagina pubblica di Facebook, il 23 novembre 2018 alle ore 17 22 ha dato notizia che il comitato dei Delegati aveva appena approvato il regolamento unico della previdenza forense. Richiesto della pubblicazione del testo, il responsabile della pagina ha così risposto «Fino all’approvazione definitiva da parte dei Ministeri, no». Un utente ha commentato «Cari Delegati, la trasparenza non vi appartiene. Regime romano. Quello del Marchese del Grillo. Evviva la democrazia». Interpellati i Delegati si sono giustificati affermando di non poter dire nulla per non violare il Codice Etico e Deontologico di Cassa Forense e il cerchio così si chiude ma questo è lo stato dell’arte! Nel merito oggi l’atelier di Cassa Forense dispone di due sole taglie quando servirebbe una linea drop 11 per garantire previdenza e assistenza a tutti gli iscritti obbligati ex lege numero 247/2012.