Via libera alla bozza del ""decreto crescita""

Il testo, licenziato da Palazzo Chigi, prevede sgravi e incentivi fiscali, disposizioni per il rilancio degli investimenti privati, norme per la tutela del made in Italy e ulteriori misure per la crescita.

Dopo una settimana di continui rinvii, l'esecutivo ha approvato l'attesa bozza del decreto legge che introduce misure urgenti per la crescita economica c.d. decreto crescita . Ecco, in sintesi, le novità contenute all'interno del provvedimento licenziato che sono state riportate nella nota emessa da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri. Sgravi e incentivi fiscali. In ambito fiscale, la bozza del decreto approvata il 4 aprile, introduce - la maggiorazione dell’ammortamento per i beni strumentali nuovi - la revisione della mini-IRES nel senso della sua semplificazione - la maggiorazione della deducibilità IMU dalle imposte sui redditi - modifiche alla disciplina del patent box - una nuova disciplina del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo e per il rientro dei cervelli” - modifiche al regime dei forfetari - incentivi per la valorizzazione edilizia - una rivisitazione del sisma bonus” - un nuovo regime fiscale per gli strumenti finanziari convertibili - norme in materia di banche popolari - modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico - incentivi alle aggregazioni d'imprese - una nuova disciplina per la vendita di beni tramite piattaforme digitali e fatturazione elettronica - l’estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali - il credito d’imposta per le commissioni riferite a pagamenti elettronici da parte di distributori di carburante - misure di sostegno allo sviluppo dell’attività dei liberi professionisti e per l’assunzione di personale nelle Regioni a statuto ordinario e nei Comuni - un piano di grandi investimenti nelle zone economiche speciali e nelle aree di crisi complessa, con particolare riferimento a Veneto e Campania. Disposizioni per il rilancio degli investimenti privati. Sul fronte del rilancio degli investimenti privati, si introducono - una garanzia statale funzionale allo sviluppo della media impresa - norme per la semplificazione della gestione del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese - il rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa - modifiche alla nuova Sabatini” - misure di sostegno alla capitalizzazione delle imprese e sui tempi di pagamento tra le imprese, norme per lo sblocco degli investimenti nel settore idrico nel Sud - la previsione di nuove dismissioni immobiliari enti territoriali - norme in materia di cartolarizzazioni - agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare - la definizione delle società di investimento semplice Sis - semplificazioni per la definizione dei patti territoriali e dei contratti d’area - norme per la creazione di nuove imprese a tasso zero” e per la trasformazione digitale - contributi ai Comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Norme per la tutela del made in Italy. Al fine di tutelare e promuovere il made in Italy, si prevede l’introduzione di - norme per il contrasto all’italian sounding - incentivi al deposito di brevetti e marchi - marchio storico di interesse nazionale. Fonte fiscopiu.it