Lotta alla corruzione: arriva l’accordo tra il Ministero della Giustizia e l’ANAC

L’accordo-quadro sottoscritto il 28 luglio dal Ministero della Giustizia e l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha alla base tre punti fondamentali lo scambio di informazioni, la definizione degli indicatori di corruzione” e la vigilanza collaborativa.

L’accordo è stato firmato dal Guardasigilli Bonafede e dal Presidente facente funzioni dell’ANAC, Merloni. Assicurare la legalità dell’azione amministrativa nella lotta contro la corruzione è questo l’obiettivo dell’accordo-quadro sottolinea Bonafede, il quale afferma come l’assicurazione sulla legalità non può non stare a cuore a un Ministero che, non solo sovrintende all’amministrazione della Giustizia, ma che spende ingenti risorse per le sue necessità istituzionali. Tra queste le spese per informatizzare l’ attività giudiziaria e per gli interventi di manutenzione edilizia, le forniture per le attività della Polizia penitenziaria , il vitto per la popolazione detenuta . Dall’altro l’alto, l’ANAC, nella figura di Francesco Merloni, si dichiara soddisfatta dell’accordo che aiuterà la lotta alla corruzione, in particolar modo lo scambio di informazioni per conoscere così il fenomeno. Sarà poi il Ministero a mettere a disposizione dell’Autorità una serie di dati che detiene che ci aiuteranno in un progetto europeo sulla misurazione della corruzione di cui ANAC è capofila. Infine, garantiremo dai rischi di infiltrazione criminale vigilando sugli appalti del Ministero , ha sempre detto il Presidente dell’Autorità.