Dal Garante Privacy l’ok ai nuovi sistemi antievasione e la richiesta di garanzie sullo sportello telematico dell’automobilista

Con la newsletter n. 452 del 29 aprile 2019, il Garante Privacy si è mostrato favorevole alla sperimentazione di nuovi sistemi antievasione nel rispetto di garanzie a salvaguardia dei diritti dei cittadini. Inoltre, ha chiesto maggiori garanzie relative allo sportello telematico dell’automobilista, per quanto riguarda la gestione informatizzata del documento unico di circolazione e proprietà.

Processi per la lotta all’evasione fiscale. Per il Garante per la protezione dei dati personali è consentita la sperimentazione di processi automatizzati per la lotta all’evasione fiscale, nel rispetto però di specifiche garanzie volte alla tutela dei diritti dei cittadini. In particolare, il Fisco potrà iniziare ad utilizzare in via sperimentale modelli automatizzati antievasione, anche attraverso lo scambio di informazioni con amministrazioni estere. Così l’Autorità ha adottato due diversi pareri su due schemi di provvedimento del Direttore dell’Agenzia riguardanti da un lato i contribuenti con incongruenze tra redditi dichiarati e i loro rapporti bancari, dall’altro i cittadini con rapporti con operatori finanziari all’estero non coerenti con le informazioni in possesso del Fisco. Idonee sono per il Garante le garanzie adottate in termini di organizzativi e di sicurezza informatica, come i tempi di conservazione dei dati, la qualità dei dati utilizzati, la necessità di effettuare controlli periodici. Infine il Garante Privacy ha chiesto al Fisco ulteriori garanzie per la condivisione con la Guardia di Finanza delle informazioni sui rapporti finanziari. Sportello telematico dell’automobilista. Sempre nella sua newsletter il Garante chiede maggiori garanzie per il rilascio del documento unico di circolazione e proprietà. Tale rilascio, infatti, sarà gestito interamente in via telematica e prevede lo scambio di informazioni tra banche dati pubbliche. Si tratta di una mole di informazioni personali e delicate, come i dati personali del proprietario del veicolo, la sua situazione giuridico-patrimoniale, ecco perché per l’Autorità è necessario adottare alti livelli di sicurezza dei suddetti dati, chiedendo che tali misure per tutelare i diritti dei cittadini siano inserite nello schema di decreto ministeriale predisposto al riguardo. Propaganda elettorale. Infine, il Garante Privacy ha comminato una ingente sanzione di 16mila euro a un medico che ha utilizzato i dati di ex pazienti per inviare lettere a sostegno di un candidato alle elezioni politiche regionali del 2018, senza che gli interessati avessero manifestato consenso al riguardo, giudicando tale comportamento illecito sotto il profilo di tutela della privacy dei cittadini.